La Grenfell Tower verrà abbattuta per “ragioni di sicurezza”: le famiglie delle vittime protestano

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Aggiornamenti sull’incendio della Grenfell Tower a Londra

Quasi otto anni dopo l’incendio che causò la morte di 72 persone, tra cui la coppia di italiani Gloria Trevisan e Marco Gottardi, il governo britannico ha annunciato che i resti della Grenfell Tower di Londra saranno demoliti. Polemiche tra i familiari delle vittime, ma c’è anche chi è d’accordo.

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Il governo britannico guidato da Keir Starmer ha ufficialmente approvato la demolizione della Grenfell Tower di Londra, il grattacielo tristemente noto per l’incendio del 2017 che causò la morte di 72 persone, tra cui i giovani architetti veneti Gloria Trevisan e Marco Gottardi. Il piano approvato dal governo del leader laburista prevede la demolizione completa della struttura, rimuovendo i resti dell’edificio di 24 piani che svetta sul quartiere di North Kensington, nell’ovest di Londra, fungendo da costante monito della tragedia.

Una scelta che ha suscitato vivaci proteste a Londra, con chi sostiene che mantenere in piedi il grattacielo significherebbe preservare anche la memoria. Nel quartiere di Kensington sono intervenute le associazioni che rappresentano parte dei sopravvissuti e dei familiari delle vittime, favorevoli da sempre a qualche forma di recupero e conservazione dell’edificio, o alla sua conversione in un memoriale, anche come monito delle gravi negligenze emerse dall’inchiesta.

La vicepremier Angela Rayner, responsabile della politica edilizia, ha incontrato a porte chiuse alcuni rappresentanti dei familiari e dei sopravvissuti, cercando di comprendere le loro preoccupazioni. Tuttavia, ha spiegato che ci sarebbero “ragioni di sicurezza”, che, secondo alcune perizie, renderebbero preferibile una soluzione più drastica.

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Ma c’è anche chi la pensa diversamente, come le famiglie delle due vittime italiane. “Noi riteniamo che non sia necessario mantenere uno scheletro nefasto per ricordare una tragedia”, dice Giannino Gottardi, il padre di Marco. “La memoria si può tutelare anche facendo qualcosa di bello”.

“La nostra idea è quella di abbattere completamente il grattacielo e, nello spazio che resta, piantare lungo i bordi 72 alberi, come le vittime dell’incendio”, spiega Gottardi. “Al centro si potrebbero mettere 72 steli di marmo bianco, che rappresenta la purezza. Una stele per ogni persona, con nome, cognome ed età. E poi al centro un movimento d’acqua, come una specie di cascata. L’acqua è l’elemento che sconfigge il fuoco”.

In passato erano state proposte altre soluzioni, come un restauro completo dell’edificio distrutto dall’incendio. Tra le opzioni alternative all’abbattimento, era stata anche avanzata l’idea di coinvolgere l’architetto Stefano Boeri per trasformare la Grenfell Tower in qualcosa di simile al Bosco Verticale di Milano, con piante e fiori su ogni piano. Tuttavia, molti hanno interpretato questa proposta come una strategia di gentrificazione, visto che si trattava di un edificio di edilizia popolare.

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Fonte : Fanpage