Google Maps è uno dei servizi più popolari di Google, utilizzato da oltre 2 miliardi di persone ogni mese.
Non stiamo parlando di semplici mappe.
Google Maps infatti offre anche immagini satellitari, fotografie aeree, viste panoramiche interattive a 360° delle strade (Street View), informazioni sul traffico in tempo reale e pianificazione dei percorsi per spostamenti a piedi, in auto, in bicicletta e con i mezzi pubblici.
Da tempo inoltre Google Maps sposa la sostenibilità, suggerendo ogni volta il percorso migliore per l’ambiente, quello insomma che ha un impatto minore in termini di CO2 emessa da chi si sposta.
La nascita di Google Maps
Nel 2003 i fratelli danesi Lars e Jens Eilstrup Rasmussen hanno fondato una startup chiamata Where 2 Technologies a Sydney, in Australia, specializzata nella mappatura del territorio.
I due hanno sviluppato un programma in C++ chiamato Expedition, concepito inizialmente come un’applicazione scaricabile per la navigazione su mappe. Ma poi, rendendosi conto del potenziale di una simile piattaforma basata sul web, hanno ripensato il loro prodotto per l’uso online.
Il lancio ufficiale avvenuto 20 anni fa
Un anno dopo Google ha acquisito Where 2 Technologies e il team della startup nata in Australia.
I fratelli Rasmussen hanno dunque continuato a lavorare alla loro creatura per conto di Big G, che nel frattempo aveva acquisito Keyhole, un’azienda specializzata nella visualizzazione di dati geospaziali (con investimenti dalla CIA), la cui suite di applicazioni di punta, Earth Viewer, si sarebbe trasformata in Google Earth nel 2005.
Il lavoro dei Rasmussen e le tecnologie acquisite hanno portato alla nascita di Google Maps e al debutto ufficiale del servizio l’8 febbraio del 2005, inizialmente solo nella versione desktop.
La spilla che ha fatto la storia delle mappe e del design
Uno dei contributi di design più iconici di questo progetto è la famosa “spilla” di Google Maps.
Jens Rasmussen ha progettato il marcatore a forma di goccia per indicare con precisione i luoghi sulla mappa senza coprire altri dettagli.
Il design è stato così rivoluzionario che nel 2014 il Museum of Modern Art (MoMA) di New York ha acquistato una sua rappresentazione per la collezione permanente.
La spilla di Google Maps ha ispirato anche gli artisti. L’installazione “Map” di Aram Bartholl ha portato gigantesche spille fisiche al centro delle città a partire dal 2006, per far riflettere le persone sul rapporto tra mondo digitale e fisico.
Tutti i numeri di Google Maps
1 trilione: i chilometri di indicazioni forniti nel 2024. Una distanza pari a oltre mille orbite terrestri attorno al Sole.
250 milioni di attività commerciali e luoghi: questa è la quantità di luoghi presenti sulla nostra mappa. Anche visitandone uno all’ora, 24 ore su 24, impiegheresti più di 28.500 anni per vederli tutti.
500 milioni: gli utenti che ogni anno contribuiscono a Google Maps con informazioni come recensioni, foto, valutazioni e segnalazioni sul traffico. Impilando 500 milioni di fogli di carta uno sopra l’altro, si raggiungerebbe un’altezza di 50 km.
100 milioni: gli aggiornamenti apportati a Google Maps ogni giorno. Questo significa che, nel tempo impiegato per leggere questa frase, la mappa è stata aggiornata 10.000 volte.
Fonte : Repubblica