Eddie Vedder ha sempre raccontato nel dettaglio le esperienze musicali che lo hanno portato a credere nel rock come linguaggio per esprimere sé stesso, e condividere sogni, speranze, dubbi e riflessioni sulla vita con tutto il mondo. È la visione e l’insieme di valori semplici e comuni che ha reso i Pearl Jam una delle band più empatiche e coinvolgenti nel mondo del rock, ma anche l’ampiezza e varietà di suono che dalle radici punk rock di Seattle li ha fatti crescere fino a diventare una band da stadio.
Dagli Who a Neil Young, da Bruce Springsteen ai Devo, Eddie Vedder ha avuto una educazione musicale estremamente varia prima di iniziare la sua carriera di cantante nel 1988 in una band funk rock sperimentale chiamata Bad Radio e ha anche nominato un film musicale come fonte di ispirazione «Quando avevo dodici o tredici anno mio zio mi ha portato in un cinema mezzo vuoto di Chicago a vedere The Last Waltz» ha detto citando il film girato da Martin Scorsese durante l’ultimo concerto della leggendaria The Band del 25 novembre 1976 al Winterland Ballroom di San Francisco, «Sono rimasto affascinato, c’erano così tante cose in quelle due ore di musica e immagini. Si sente una enorme emozione, perché era il loro ultimo concerto e Martin Scorsese è riuscito a raccontarlo in modo grandioso. Quando sono uscito dal cinema ho detto: voglio suonare uno strumento».
The Last Waltz, uscito al cinema nel 1978, è considerato uno dei documentari musicali più importanti e riusciti di tutti i tempi, una testimonianza d’autore su un evento unico nella storia del rock. Rick Danko, Robbie Roberston, Garth Hudson, Richard Manuel e Levon Helm chiudono la loro storia iniziata a Toronto nel 1963, che li ha portati ad accompagnare Bob Dylan nel suo tour del 1966 e a segnare la storia del rock americano con album fondamenrali come Music from the Big Pink del 1968 e The Band del 1969. Il loro road manager Jonathan Taplin che ha prodotto Mean Streets il film di esordio di Martin Scorsese li mette in contatto con il regista, che secondo la leggenda quando viene a conoscenza della line up del concerto risponde «Stai scherzando? Devo farlo per forza». In sole sei settimane, Scorsese realizza una serie di interviste ai membri della band e poi porta sette telecamere in pellicola 35 millimentri sul palco del Winterland Ballroom di San Francisco, dove arrivano a suonare con The Band artisti enormi del rock, blues e soul come Bob Dylan, Joni Mitchell,Ron Wood, Van Morrison, Muddy Waters, Neil Young, Eric Clapton. Neil Diamond, Paul Butterfield, Ringo Starr, The Staple Singers, Ronnie Hawksin, Bobby Charles, Emmylou Harris
«Ci siamo salutati e abbiamo creato un grande concerto, non poteva andare meglio di così» ha detto Robbie Robertson (che dopo il film stringe amicizia con Scorsese e collabora con lui in diverse colonne sonore fino a Killers of the Flower Moon) a proposito di The Last Waltz.
Per Eddie Vedder, la visione del film è stata un’esperienza spirituale che gli ha mostrato una direzione da dare alla propria vita, il palco: «Il mio compleanno è poco dopo Natale, così ho chiesto a tutti di concentrare i miei regali nella forma di una chitarra elettrica!»
Fonte : Virgin Radio