Le ragioni del suo successo sono molteplici: un protagonista carismatico che non accetta compromessi; comprimari giovani-belli-idealisti, casi emozionanti, interventi chirurgici miracolosi, e una suddivisione manicheista di buoni e cattivi che vede il team del responsabile del Trauma Center Baek Kang-hyuk – a cui interessa solo salvare i pazienti – scontrarsi con l’amministrazione dell’ospedale, desiderosa di risparmiare anche a scapito di questi. Baek è un uomo sulla quarantina, affascinante e arrogante (interpretato dal Ju Ji-hoon della serie horror sugli zombie Kingdom) che viene nominato responsabile del nuovo dipartimento di un prestigioso ospedale di Seoul. Questo, nonostante nell’ambiente nessuno ne abbia mai sentito parlare prima: laureato in un’università minore, di estrazione sociale umile, ha trascorso tutta la sua carriera come medico dell’esercito a servizio dei Black Wings, un’agenzia militare privata di contractor.
The Trauma Code: Heroes on Call Ha Young as Cheon Jang-mi in The Trauma Code: Heroes on Call Cr. Han Se-jun/Netflix © 2025Han Se-jun/Netflix
La sua ossessione di salvare la vita dei pazienti – anche a costo della sua – proviene da una dolorosa esperienza giovanile: il padre, operatore ecologico, è morto dopo essere stato investito e dopo che tutti gli ospedali della capitale si sono rifiutati di ammetterlo perché senza assicurazione sanitaria privata e in fin di vita. Baek è “raccomandato” nientemeno che dalla ministra della salute Kang Myeong-hui (Kim Sun-young, The Silent Sea) – donna di potere che sa mantenere l’equilibrio tra astuzia politica e ideali – la quale ha riservato un ingente capitale al progetto di un centro specializzato nella cura di traumi in emergenza. Il team di Baek è minuscolo – con lui ci sono solo uno specializzando molto bravo ma timoroso, Yang Jae-won (Choo Yeong-woo di School 2021), l’infermiera “veterana” Cheon Jang-mi (Ha-young di Avvocata Woo) e lo studente anestesista Park Gyeong-won (Jeong Jae-kwang di Vertigo).
Fonte : Wired
