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Al porto di Napoli gli open days dall’8 al 16 febbraio. Oltre 1000 prenotazioni in poche ore, la Ong italiana riceve l’abbraccio della città. “Ora verità sullo spionaggio illegale di Paragon”
E’ arrivata oggi al porto di Napoli la Mare Jonio, la nave di Mediterranea Saving Humans impegnata dal 2018 nel soccorso e salvataggio in mare delle persone migranti che provano ad attraversare il mar Mediterraneo per arrivare in Europa. Accolta da attivisti e simpatizzanti, la nave è attraccata al molo Pisacane dove dall’8 al 16 febbraio si terranno gli open days, giornate in cui sarà possibile visitare la nave, incontrare i capomissione, il comandante, l’equipaggio, ed apprendere come si effettua un’operazione di salvataggio. Sono più di 2.000 le persone salvate dalla nave di Mediterranea Saving Humans, l’unica battente bandiera italiana tra le navi delle associazioni e delle Ong che fanno parte della civil fleet, la flotta civile che effettua i soccorsi negli specchi di mare tra Italia e Libia.
Mentre tiene banco il caso Paragon, che vede oltre al direttore di Fanpage.it, Francesco Cancellato, anche i fondatori di Mediterranea, Luca Casarini e Beppe Caccia, tra le persone spiate illegalmente dallo spywere israeliano, gli attivisti raccolgono un abbraccio solidale dalla città di Napoli. I numeri delle prenotazioni per visitare la Mare Jonio sono infatti altissimi, per un pubblico di sostenitori estremamente variaegato.
“Mille visite prenotate in 48 ore, un atto d’amore contro la propaganda d’odio”
Ad accogliere i giornalisti e gli attivisti venuti a salutare la Mare Jonio, la presidente nazionale Laura Marmorale e la capomissione Sheila Melosu, che hanno accolto a bordo anche i giornalisti, per una giornata di visite dedicate solo alla stampa. Per prontare la visita basta andare sui profili social e sul sito di Mediterranea e compilare il form, ma molti giorni sono ormai sold out. “Abbiamo ricevuto circa 1000 prenotazioni in meno di 48 ore – spiega la presidente Laura Marmorale – si tratta di scuole di Napoli e della provincia, ma anche di associazioni, movimenti, gli scout, e anche tante singole persone o famiglie che vengono a bordo non solo per vedere ma anche per sostenerci. I messaggi che ci hanno lasciato nel form di prenotazioni sono commoventi. C’è anche una signora di 92 anni che verrà a bordo accompagnata da suo nipote. Questa è una vera e propria onda d’amore davanti alla propaganda di odio mossa dal governo Meloni. Loro alimentano solo odio e disumanizzazione, la società civile, come dimostrano gli eventi di Napoli, invece ci ama e ci abbraccia“.
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Proprio la Mare Jonio fu vittima di un attacco da parte della cosiddetta Guardia Costiera Libica ad aprile scorso, come racconta la capomissione Sheila Melosu: “Durante le operazioni di salvataggio i libici volevano impedirci di salvare le persone in mare, arrivarono a sparare contro i nostri gommoni impegnati in acqua a raccogliere le persone che rischiavano di annegare“. Libici come il torturatore Najeem Almasri, da un lato capo della polizia giudiziaria libica, dall’altro ricercato internazionale per crimini contro l’umanità rimandato in Libia con un aereo di Stato dalle autorità italiane dopo i suo arresto a Torino lo scorso 19 gennaio. Lo stesso Almasri che ha ordinato le torture su molti dei migranti salvati proprio dalla nave dell’associazione italiana. Due delle vittime di Almasri, Lam Magock e Mohammed Daoud di Refugees in Libya, saranno a Napoli Sabato 15 febbraio, in una iniziativa pubblica promossa proprio da Mediterranea Saving Humans, per raccontare i crimini di Almasri di cui ancora portano i segni sul corpo.
La capomissione Sheila Melosu, l’eurodeputato del Pd, Sandro Ruotolo, la presidente di Mediterranea Saving Humans, Laura Marmorale
Ruotolo (Pd): “Grazie di esistere, ora la verità sullo spywere Paragon”
A bordo della nave è arrivato in tarda mattinata anche Sandro Ruotolo, europarlamentare del Partito Democratico, che proprio sul caso Paragon, ha convocato una conferenza stampa al parlamento europeo a Strasburgo il prossimo 10 febbraio, a cui prenderanno parte anche il direttore di Fanpage.it Francesco Cancellato e il fondatore di Mediterranea Luca Casarini. “Innanzitutto voglio dire grazie di esistere a Mediterranea – ha spiegato l’esponente dem – senza di loro, e di altri come loro, il nostro mare sarebbe un cimitero ancora più affollato.
Le attività di Mediterranea vanno sostenute con ogni sforzo. Lunedì a Strasburgo chiederemo conto alla commissione europea sull’utilizzo dello spywere Paragon, che ha spiato illegalmente gli attivisti di Mediterranea e il direttore di Fanpage.it. Siamo davanti ad un fatto gravissimo su cui deve essere fatta luce immediatamente. Noi vogliamo sapere chi ha spiato e per conto di chi“. Anche le altre forze di opposizione italiane, Alleanza Verdi e Sinistra e Movimento 5 Stelle, prenderanno parte alla conferenza stampa di Strasburgo. “Tra gli spiati di Paragon c’è un giornalista e ci sono gli esponenti di questa organizzazione della società civile che guarda caso è in mare a soccorrere i migranti, mentre l’Italia concede la fuga a un generale libico accusato di crimini contro l’umanità” conclude l’europarlamentare del Pd.
Fonte : Fanpage