Uno degli aspetti più importanti sollevati da questa ricerca riguarda la possibilità di anticipare l’età per l’inizio degli screening del tumore del colon-retto. Tuttavia, secondo i ricercatori i tumori giovanili potrebbero sfuggire ai normali programmi di prevenzione. Caratteristica che, se confermata, potrebbe rendere necessaria l’adozione di nuovi strumenti di screening. “Sebbene gli screening abbiano migliorato la diagnosi precoce negli adulti sopra i 50 anni, i giovani adulti restano esclusi dai programmi di prevenzione”, ha riferito Salvatore Siena, docente di oncologia medica alla Statale di Milano. “Per affrontare questa problematica, una prima proposta giunta dagli Stati Uniti d’America è stata quella di anticipare le procedure di screening sempre più precocemente. Tuttavia secondo la nostra ipotesi la crescita dei tumori del colon-retto ad insorgenza giovanile, o almeno di una parte di essi, potrebbe essere troppo rapida per essere intercettata dai normali programmi di prevenzione, seppur anticipati. In quest’ottica emerge con particolare importanza l’esigenza di sviluppare approcci specifici per i tumori del colon-retto ad insorgenza precoce”, ha concluso Siena
Fonte : Sky Tg24