Google ha cancellato gli obiettivi di assunzione legati a diversità e inclusione

Google ha comunicato ai suoi dipendenti che cancellerà i suoi obiettivi di assunzione relativi alla diversità, equità e inclusione (DEI).

Il cambio di rotta del colosso di Mountain View è in linea con quello intrapreso da altre grandi aziende statunitensi, come Meta e Amazon, che hanno anch’esse abolito o ridimensionato le loro iniziative DEI dopo il ritorno alla Casa Bianca di Donald Trump.

La fine della diversità (e anche di un’era)

Nel 2020, in seguito all’uccisione di George Floyd e delle proteste nazionali contro le ingiustizie razziali, Sundar Pichai – l’attuale CEO di Google – aveva fissato l’obiettivo dell’azienda di aumentare la rappresentanza dei gruppi sottorappresentati nelle posizioni di leadership del 30% entro il 2025. All’epoca circa il 96% dei leader statunitensi di Google erano bianchi o asiatici, e il 73% a livello globale erano uomini.

Tuttavia i recenti ordini esecutivi di Trump, volti a limitare le iniziative DEI, hanno spinto Google a riconsiderare i suoi programmi. Uno di questi ordini esecutivi, che intende “eliminare la discriminazione e ripristinare le opportunità basate sul merito”, impone l’eliminazione dei programmi DEI all’interno delle agenzie federali e tra i contraenti federali.

Le motivazioni del cambio di rotta

“Poiché siamo un contraente federale, i nostri team stanno valutando le modifiche ai nostri programmi necessarie per conformarsi agli Ordini Esecutivi degli Stati Uniti su questo argomento” ha scritto in una mail ai dipendenti Fiona Cicconi, l’anglo-italiana responsabile delle risorse umane di Google.

“Nel 2020, abbiamo fissato obiettivi di assunzione ambiziosi e ci siamo concentrati sulla crescita dei nostri uffici al di fuori della California e di New York per migliorare la nostra rappresentanza – ha aggiunto nella mail Cicconi – ma in futuro non avremo più obiettivi ambiziosi”.

La svolta è confermata dalla documentazione annuale di Alphabet presentata mercoledì alla SEC degli Stati Uniti, da cui è stata omessa una frase che in passato evidenziava l’impegno dell’azienda “a rendere la diversità, l’equità e l’inclusione” parte della sua natura e “a far crescere una forza lavoro rappresentativa” degli utenti che utilizzano i suoi servizi.

Cosa resta dell’inclusione e della diversità di Google

Nonostante la cancellazione degli obiettivi di assunzione DEI, Google si dice comunque impegnata a creare un ambiente di lavoro inclusivo.

L’azienda continuerà a mantenere gruppi interni per i dipendenti, come “Trans at Google”, “Black Googler Network” e “Disability Alliance”, che contribuiscono a orientare le decisioni sui prodotti e sulle politiche aziendali.

Nonostante gli sforzi DEI annunciati in passato, i dipendenti provenienti da contesti diversi rappresentano ancora una piccola parte della forza lavoro di Google.

Secondo il rapporto sulla diversità del 2024, solo il 5,7% dei dipendenti di Big G negli Stati Uniti era nero e il 7,5% era latino.

Una svolta già intrapresa da Meta

Anche Meta ha recentemente annunciato la riduzione dei suoi programmi di diversità, equità e inclusione.

In una nota interna Janelle Gale, vicepresidente delle risorse umane di Meta, ha dichiarato che l’azienda continuerà a ricercare candidati con background diversi, ma non seguirà più un approccio di assunzione che favorisca la presenza di una lista diversificata di persone.

Inoltre i team di Meta dedicati alla DEI verranno sciolti e sostituiti da formazioni mirate a ridurre i pregiudizi per tutti i dipendenti.

Fonte : Repubblica