Adottano bimba e poi la strangolano: Natalie trovata sepolta nel giardino in casa. Aveva 6 anni

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Joseph Shane e Crystina Schroer sono stati arrestati e devono rispondere di molteplici accuse, tra cui omicidio, rapimento, abusi su minore, torture. La bimba che avevano adottato sarebbe stata strangolata e poi sepolta in profondità nel cortile della loro proprietà nello Stato USA del Kansas.

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Una coppia americana è stata arrestata con l’accusa di aver causato la morte della figlia adottiva di sei anni, i cui resti sono stati ritrovati nel loro cortile. Joseph Shane Schroer, 53 anni, e sua moglie Crystina Elizabeth, 50 anni, devono rispondere di omicidio, rapimento, abusi su minore, torture, falsificazione, frode e vilipendio di cadavere.

Nel settembre 2024, le autorità sono intervenute nella loro proprietà di Rose Hill, in Kansas, dopo aver ricevuto una segnalazione sulla possibile presenza di resti umani sepolti in giardino. Il giorno successivo, il 21 settembre, ottenuto un mandato di perquisizione, gli ufficiali, con l’ausilio di cani molecolari, hanno ispezionato l’area, densa di vegetazione, scoprendo i resti decomposti di una bambina all’interno di un sacco della spazzatura sotterrato in profondità.

Un test del DNA ha confermato che i resti appartenevano alla piccola Kennedy, nata con il nome di Natalie G., ha dichiarato la polizia locale. L’autopsia, eseguita nel novembre scorso, ha indicato come probabile causa della morte il soffocamento, portando a classificare il decesso – avvenuto nel 2020, quando la bambina aveva sei anni – come omicidio.

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L’arresto della coppia segna una svolta nel caso. “Sappiamo che la nostra comunità attendeva risposte, ma le esigenze dell’indagine non ci hanno permesso di fornirle prima d’ora”, ha dichiarato la polizia di Rose Hill, sottolineando che durante le indagini “non vi era alcun rischio per la sicurezza pubblica”.

Gli investigatori della polizia di Rose Hill hanno dedicato oltre duemila ore al caso, mentre altre agenzie, tra cui l’ufficio del procuratore della contea di Butler, l’FBI e il Dipartimento per l’infanzia e la famiglia, hanno investito centinaia di ore nelle indagini, ha aggiunto la polizia.

“Tutto il male che hanno fatto sta per venire alla luce. Ho pregato che la verità venisse rivelata, e sta venendo fuori”, ha detto Helm, la mamma biologica di Natalie. La donna non aveva più avuto notizie della figlia fino a quando le autorità non le hanno richiesto un test del DNA. In un primo momento, faticava a credere che potesse trattarsi davvero di sua figlia, ma quando la polizia scientifica ha confermato l’identità dei resti, ha raccontato all’emittente KSN, con voce spezzata: “Qualcosa dentro di me è morto“.

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Fonte : Fanpage