We Live In Time, la nostra recensione del film con Florence Pugh e Andrew Garfield

C’è quindi una grandissima attenzione a ciò che conta di più in un film sulle relazioni: la recitazione. Pugh e Garfield, prima di tutto, sono credibili come coppia, hanno una buona chimica e riescono a far incastrare le personalità dei loro personaggi senza renderli incoerenti o forzare le interazioni. Sanno interpretare le contraddizioni umane, rendere un personaggio indeciso ma al tempo stesso determinato senza che sembri stupido, e sanno far scontrare questi personaggi in modi credibili. Questo non significa che il film sia realistico – non lo è affatto. È un film in cui le cose accadono nei modi clamorosi con cui accadono nei film, ma questo non lo rende inverosimile. Anzi, aggiunge alla credibilità la parte sognante del cinema.

Senza troppi indugi, We Live In Time è una storia d’amore che riconosce come, nel cinema romantico, anche se si raccontano delle coppie, la protagonista sia sempre la donna. In particolare, Florence Pugh è il motore dell’intreccio e il personaggio con un arco narrativo compiuto: una chef di successo piena di aspirazioni e desideri, che lotta per conciliare tutto – il successo, la famiglia, i rapporti e molto altro. È un film su una donna forte, indipendente e autonoma, come molti altri film in questi anni cercano di raccontare. La differenza è che questo film ci riesce. Senza forzature e senza sembrare opportunista, riesce a raccontare un personaggio complesso e ricco di sfumature. E questo accade perché Nick Payne, che ha scritto We Live In Time, conosce bene il cinema e sa che per raccontare lei bisogna lavorare molto su di lui.

Lucky Red

Nonostante sia Florence Pugh la più protagonista dei due, è Andrew Garfield a fare il grosso del lavoro. Tutto il suo ruolo, e soprattutto la sua recitazione, è pensato per sostenere lei: è attraverso il suo sguardo che capiamo quanto lei sia importante, è attraverso ciò che Garfield prova in ogni momento che comprendiamo cosa lei sia in grado di provocare, ed è attraverso i sentimenti struggenti del personaggio maschile che si innalza la figura di una donna che cerca di conquistare tutto senza perdere i legami affettivi. Le difficoltà, in fondo, sono solo la resistenza che alimenta il sentimento amoroso, come l’opposizione delle famiglie in Romeo e Giulietta, i costumi nei film sugli amori interclassisti o il razzismo in quelli sugli amori interrazziali.

Fonte : Wired