È un Sergio Mattarella netto, non disposto a fare sconti, che paragona le decisioni della Mosca di oggi al Terzo Reich e mette in guardia dai pericoli delle oligarchie tecnologiche con parole che portano dritte al miliardario Musk pur senza nominarlo. Nella sua lectio magistralis all’Università di Marsiglia, in occasione di una laurea honoris causa, il presidente della Repubblica pronuncia uno dei discorsi più potenti del suo settennato.
Cosa ha detto Sergio Mattarella e cosa c’entra Elon Musk
Il discorso di Mattarella suona come una sveglia, un’esortazione a non voltarsi dall’altra parte e ad avere consapevolezza dei mutati equilibri a livello globale.
“L’Europa intende essere oggetto nella disputa internazionale, area in cui altri esercitino la loro influenza, o, invece, divenire soggetto di politica internazionale, nell’affermazione dei valori della propria civiltà? Può accettare di essere schiacciata tra oligarchie e autocrazie? Con, al massimo, la prospettiva di un ‘vassallaggio felice’. Bisogna scegliere: essere ‘protetti’ oppure essere ‘protagonisti’?”, si chiede Mattarella.
E ancora l’invito a non sottovalutare le “figure di neo-feudatari del Terzo millennio – novelli corsari a cui attribuire patenti – che aspirano a vedersi affidare signorie nella dimensione pubblica, per gestire parti dei beni comuni rappresentati dal cyberspazio nonché dallo spazio extra-atmosferico, quasi usurpatori delle sovranità democratiche”.
Difficile non leggere un riferimento al ritorno da protagonista di Donald Trump e all’ascesa Elon Musk come suo braccio destro. Mattarella non li nomina, il suo è un discorso “alto” che non si incaglia in nomi e accuse dirette. Non sarebbe però la prima volta che il Capo dello Stato si riferisce al milionario. Lo aveva già fatto nei mesi scorsi quando Musk aveva criticato l’operato dei giudici italiani in tema di immigrazione. Allora dal Quirinale era risuonato un monito chiarissimo: “L’Italia è un grande Paese democratico che sa badare a sé stessa nel rispetto della sua Costituzione” e “chiunque deve rispettarne la sovranità”.
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Poi l’accorata difesa delle organizzazioni internazionali, le stesse che Trump vuole abbandonare. “Oggi – ha detto ancora Mattarella – si allarga il campo di quanti, ritenendo superflue se non dannose per i propri interessi le organizzazioni internazionali, pensano di abbandonarle. Interessi di chi? Dei cittadini? Dei popoli del mondo? Non risulta che sia così. Le conseguenze di queste scelte, la storia ci insegna, sono purtroppo già scritte”. Da qui l’invito ad “agire: ricordando le lezioni della storia e avendo a mente il fatto che l’ordine internazionale non è statico. E’ un’entità dinamica, che deve sapersi adattare ai cambiamenti, senza cedimenti su principi, valori e diritti che i popoli hanno conquistato e affermato”.
Fonte : Today