Israele “imita” gli Stati Uniti e si ritira dal Consiglio delle Nazioni Unite per i diritti umani. La notizia arriva direttamente dal ministro degli Esteri israeliano, Gideon Sa’ar, che in un post su X scrive di accogliere “con favore la decisione del presidente Trump di non partecipare al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite. Israele si unisce agli Stati Uniti e non parteciperà al Consiglio”.
“Tradizionalmente – accusa Sa’ar – l’Unhrc ha protetto i violatori dei diritti umani consentendo loro di nascondersi dai controlli, demonizzando invece ossessivamente l’unica democrazia del Medio Oriente: Israele”.
Israel welcomes President Trump’s decision not to participate in the UN Human Rights Council (UNHRC).
Israel joins the United States and will not participate in the UNHRC.The UNHRC has traditionally protected human rights abusers by allowing them to hide from scrutiny, and…
— Gideon Sa’ar | גדעון סער (@gidonsaar) 5 febbraio 2025
“Questo organismo si è concentrato sull’attacco a un paese democratico e sulla propaganda dell’antisemitismo, anziché promuovere i diritti umani – prosegue il ministro nel suo attacco – La discriminazione nei nostri confronti è chiara: nel Consiglio Israele è l’unico paese con un punto all’ordine del giorno dedicato esclusivamente a lui. Israele è stato sottoposto a oltre 100 risoluzioni di condanna, oltre il 20% di tutte le risoluzioni mai approvate nel Consiglio, più di quelle contro Iran, Cuba, Corea del Nord e Venezuela messi insieme”. “Israele non accetterà più questa discriminazione!”, chiosa Sa’ar.
Il Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite aveva adottato una risoluzione per chiedere che lo Stato ebraico venisse ritenuto responsabile di crimini di guerra e crimini contro l’umanità commessi a Gaza.
Fonte : Today