Silvia Salemi: “Sanremo? Tifo Giorgia, Bianca Balti va osannata. Carlo Conti come Pippo Baudo” – L’intervista

Silvia Salemi lancia un 2025 in musica con 23 Ore – Limited Edition

Ecco a voi 23 Ore – Limited Edition Silvia Salemi ha iniziato il 2025 presentando il suo album, che contiene brani nuovi (da “Fiori nei Jeans” ad “Amore Eterno”, passando per “Animali Umani”) e il suo grande successo “A casa di Luca”, che presentò per la prima volta al Festival di Sanremo del 1997 (vincendo il Premio della critica per il miglior testo).

Silvia Salemi: “Sanremo? Tifo Giorgia, Bianca Balti va osannata. Carlo Conti come Pippo Baudo” – L’intervista

“23 Ore – Limited Edition? E’ come se mi fossi risposata a con la musica. Perché esce questo bellissimo supporto fisico che è il vinile che ritorna prepotentemente come oggetto di culto. Anzi, mi dicono che torneranno anche le musicassette, quindi abbiamo buone speranze. E c’era bisogno per noi, per me, per questo gruppo di lavoro, di riportare la dimensione del digitale su un oggetto fisico. E ci siamo fatti questo regalo”, racconta Silvia Salemi ad Affaritaliani.it.

Vinile a parte, dal punto di vista musicale, cosa vuoi trasmettere alla gente con questo album?
“Penso che la musica, meglio di chiunque altro, sia un mezzo per trasmettere cosa una persona ha dentro. Nel mio caso, cosa tante persone hanno dentro, perché è un team di autori fatto di Matteo Faustini, Marco Rettani, Marco Masini, Giovanni Veronesi… Ci sono tante firme, c’è Fiat 131. C’è un pezzo che fa parte di una colonna sonora di un film. Ci sono tante sfaccettature, ma passano sempre per una voce univoca, ossia quella della musica, che, secondo me, ci accompagna da sempre, per sempre nella nostra vita. Poi ognuno trova la forma migliore. E con un vinile diventa anche un oggetto permanente”


 

Siamo alla vigilia di Sanremo. Come vivi da spettatrice il Festival che sta per partire?
“Sanremo lo attendo sempre, perché vedo accadere cose che poi, un po’ sono lo specchio della società e un po’ creano tendenze nella società stessa. Il Festival è sia un punto di arrivo che un punto di partenza. Parliamo di un grande show, lo guarda la persona competente e la persona non competente che banalmente si vuole intrattenere per 4-5 ore della sua vita con la musica, gli attori, i grandi ospiti e anche momenti sociali. Perché Sanremo fa riflettere. Trovo che sia un po’ una miscellanea di cose che va visto. Da musicista, da cantautrice, non posso che stare chiaramente in piena solidarietà con tutti quei colleghi cantanti che vivono l’emozione, che sono lì ad aspettare comunque una gara, perché di fatto è una gara. Però…”

Però…
“Penso che oggi ci sia un modo diverso di affrontare quella gara, lì si va per presentare un progetto. Ormai non ci vai con l’idea vinco o perdo, vado ultimo o primo. No, è proprio l’idea di portare un progetto”

Tra i cantanti in gara a Sanremo 2025, per chi farai il tifo e su chi hai maggiori aspettative?
“Adoro Giorgia ovviamente. Sui giovani, ‘in bocca al lupo’ a tutti perché è veramente una grande scommessa. Ma…”

Ma…
“Tifo anche per i super ospiti. Sono felicissima che la decisione di Carlo Conti sia ricaduta su una donna potentissima come messaggio quale è Bianca Balti, che, secondo me, va osannata per la sua scelta stilistico-estetica di farsi vedere nella sua meravigliosa bellezza, anche nella fragilità. Il mio occhio è ricaduto tantissimo anche su queste scelte. Veramente, un plauso per Bianca Balti”


 

E da Carlo Conti Cosa ti aspetti?
“Beh, da Carlo mi aspetto come sempre un Festival inserito nel contesto musicale attuale, quindi, che tiene conto del gusto di classifica che c’è attualmente. Anche dei nomi confermati, i nomi storici del mondo musicale. Mi aspetto una conduzione sempre di modo, di metodo, rassicurante, pulita, senza parolacce. Da padrone di casa di mamma Rai, per cui bisogna stare – giustamente come lui sa fare – dentro dei ranghi che siano rispettosi di un pubblico eterogeneo: di bambini, di donne, di zie, di adulti e non. In questo è veramente un Magister Artium. E poi da Carlo mi aspetto anche, come sa fare, che lasci spazio alla musica: questa è la sua più grande capacità, lui la porge al pubblico, gli dà lo spazio che gli deve dare, un po’ come faceva Pippo (Baudo, ndr)”

Tu ci torneresti?
“Guarda, me lo chiedete in tanti. Io onestamente, apprezzando tantissimo il Festival – proprio perché sono estimatrice di Sanremo – ti dico che forse non lo rifarei così tanto a cuor leggero”

Come mai?
“Perché è talmente una macchina seria, importante, che ti può veramente stravolgere. Ti può portare dei valori aggiunti o anche no, perché se lo fai male può veramente creare qualche inciampo. Quindi va fatto con grande rispetto e con grande preparazione. Non si improvvisa il Festival di Sanremo”
 

Sanremo pensando a te è… ‘Stasera a casa di Luca’. Per molti cantanti, le loro canzoni più importanti, sono una sorta di ‘Odi et amo’. Cosa c’è di amore e magari di ‘odio‘ dentro di te in quel brano?
“Io non giudico chi, dopo tanti anni di carriera si è stufato di reinterpretare per la millesima, la milionesima volta la propria canzone – cavallo di battaglia. Un po’ però è in dissonanza con il mio senso di gratitudine. Mi spiego…”

Prego..
“Noi dobbiamo essere grati per la fortuna. Il fatto stesso di avere una canzone, di essere cantanti, di poter fare un lavoro che ci piace, di avere una canzone addirittura che il pubblico si ricorda e con cui ti identifica. E che ti chiede puntualmente di ricantare. Cioè significa avere avuto una consacrazione in carriera e per questo penso che si debba esprimere gratitudine, perché potevano succedere mai. Potevi essere il bambino che vive giù in Africa senza un pozzo di acqua, nascere povero, senza mangiare. Dunque ragazzi, rimettiamo le cose a posto e grande gratitudine da parte di tutti noi artisti che abbiamo la fortuna di avere una canzone cavallo di battaglia. Quindi grazie”

Domenica 25 Musicale al di là dell’album come sarà?
“Beh, in doppia veste di conduttrice radiofonica (con Avanti tutta, programma che conduce su Rai Isoradio, ndr) e di artista. Quindi suppongo che queste due scelte non possano prescindere da quello che è il mio percorso di persona che va verso il pubblico. Perché poi se sei un artista, se sei un conduttore, il fine unico è arrivare alla gente. Questi sono i due filoni che perseguirò. Sicuramente attraverso il live per quanto riguarda la musica. E stare appunto in contatto con i miei fan, con i miei amici che mi chiamano per l’album e mi dicono cosa ne pensano: trovo che sia importante assorbire tutto, perché i commenti che – oggi sono molto diretti, a volte crudeli, non ne ho ricevuti tanti – però bisogna recepirli perché in ogni commento c’è qualcosa di buono da prendere”

E poi…  guarda la video intervista di Affaritaliani.it a Silvia Salemi

“23 ORE – LIMITED EDITION”, LA TRACKLIST

“Fiori nei Jeans”, “Amore Eterno”, “Faro di notte”, “Animali Umani”, “A casa di Luca”, “Noi contro di noi”, “Mille Luci”, “I Sogni delle Tasche”, “Chagall” e “Credo”.

I testi dei brani scelti per la raccolta sono frutto di incontri di Silvia Salemi con Marco Rettani e vari autori, tra cui Ivan Amatucci (“Fiori nei Jeans” e “Faro di notte”), Giampiero Artegiani (“A casa di Luca”), Davide Autorino (“Fiori nei Jeans” e “Faro di notte”), Valerio Carboni (“I Sogni delle Tasche”), Giacomo Eva (“Chagall”), Matteo Faustini (“Animali Umani” e “Noi contro di noi”), Fiat 131 (“Amore Eterno”), Marco Masini (“I Sogni delle Tasche”), Barbara Montecucco (“I Sogni delle Tasche”), Principe (“Amore Eterno”), Giacomo Runco (“Credo”) e Giovanni Veronesi (“Mille Luci”).

Fonte : Affari Italiani