Quasi 28 mila follower su Instagram e 140.000 su TikTok, dove conta più di 4.7 milioni di ‘mi piace’ nel momento in cui si scrive. Lui è Andrea Lippolis, il “pupillo” di Fabrizio Corona. Stanco di essere chiamato “il figlio di Corona” o addirittura “il fidanzato”. Per qualcuno addirittura sono Lele Mora e Fabrizio Corona a parti invertite. Ora ci ha pensato lui stesso a chiarire definitivamente come stanno le cose e lo ha fatto con noi di Today.
Raccontaci qualcosa di te: quando sei nato, dove vivi?
“Sono nato a Lecce 21 anni fa. Arrivo da una famiglia molto unita. I miei genitori, che hanno più o meno l’età di Fabrizio (Corona, di cui si parlerà più avanti, ndr) stanno insieme da 26 anni. Ho un fratello più grande e ormai non vivo più a Lecce, ma a Milano”.
Che percorso di studi hai seguito?
“Prima il liceo scientifico e poi mi sono trasferito a Bari per studiare Scienze delle Comunicazioni in ambito ‘turismo’, ma ho mollato. O meglio, non frequento più però do gli esami. Ormai da settembre sto su a Milano con Fabrizio. Ci siamo conosciuti un anno fa in Puglia”.
Ora ci arriviamo. Ti sei anche candidato alle scorse elezioni comunali a Lecce, com’è andata?
“I miei genitori sono entrambi avvocati e mio padre già in passato si è occupato di politica. Un mio amico ha fatto una di lista di giovani e mi sono buttato. Lecce è piccola, ho preso qualche voto ma non è bastato. Io volevo solo supportare Adriana Poli Bortone (candidata centro-destra che poi ha vinto, ndr)”.
Adesso che lavoro fai?
“Sono un collaboratore di Fabrizio Corona, curo le sue serate. Mi ha chiamato e non ho esitato. La mia famiglia era molto titubante ma ora c’è un rapporto pazzesco. Abbiamo 10-12 call al giorno e io durante la settimana mi divido tra l’organizzazione di questi impegni e lo studio”.
Era quello che avresti voluto fare?
“Sì, diciamo che a me sono sempre piaciuti i social. Per un periodo ho lavorato anche alla Stardust House (accademia italiana di content creator, ndr). Ora non lo so, a me piace questa vita”.
Cosa sogni per il futuro?
“Magari dirigere un’agenzia”.
Facciamo un passo indietro, come hai conosciuto Corona?
“Ci siamo conosciuti in una serata in Salento. Eravamo in un locale, lui mi vede e mi fa: ‘Spacchi, spacchi’. Io gli avevo chiesto la foto, ero un suo fan. Si è fissato, è salito in macchina mia dopo la serata e mi ha detto di andare a divertirci, senza conoscerci. Siamo stati in albergo fino alle 7 di mattina. Poi ci vedevamo un mese sì e un mese no, mi ha invitato al suo compleanno e da maggio vedo più lui che i miei”.
Quindi era il tuo modello?
“Sì. Lui, ma ammiro tanto anche il percorso di Lorenzo Ruzza e i suoi orologi”.
Cosa ammiri di Corona?
“Come si è rialzato dopo tutto quello che gli è successo e quello che sta creando nell’ultimo anno. E poi ha la capacità di essere sincero sempre, lui non finge mai”.
Invece il soprannome “pupillo” com’è nato?
“Stavamo al mare quest’estate e a un certo punto mi fa ‘Pupi Pupi, facciamo una storia. Ti annuncio io’. Ha messo una storia e mi sono arrivati tantissimi follower in pochi giorni. Non dico di essere il suo successore ma una figura che sta crescendo con lui”.
Però ti piacerebbe essere il suo ‘erede’?
“Certo. Mi piacerebbe fare la sua carriera, tranne la galera però (ride, ndr)”.
C’è chi dice che tu sia il figlio nascosto
“Lo so, lo leggo tutti i giorni. Ovviamente non è così. Anzi io ho anche conosciuto suo figlio Carlos Maria. Siamo due cose diverse”.
A proposito di genitori e figli, prima parlavi di un certo scetticismo da parte dei tuoi. Poi hanno cambiato idea?
“Sì, adesso c’è un rapporto pazzesco”.
Riesci a comprendere i loro iniziali timori?
“Ma certo. Anche con i genitori di Sara (l’attuale compagna di Corona, nonché mamma del loro figlio Thiago, ndr) prima era così. Si vedevano di nascosto”.
Com’è lavorare insieme a lui?
“Magari grida, si arrabbia ma poi due minuti dopo ti chiama. Se hai un’opinione diversa, lui ti ascolta. Certo a volte magari è difficile, hai appena chiuso un contratto e hai una grande responsabilità. Il suo team è veramente ristretto. Al momento sta andando tutto molto bene, lui con me sta bene perché ‘stacca’ dalla vita frenetica e se mi ha scelto dice che c’è un motivo”.
Secondo te qual è?
“Il mio carattere. Essere il ‘pupillo’ vuol dire essere astuto”.
Qual è la soddisfazione lavorativa più grande che ti sei preso finora?
“Ricevere la chiamata da lui, essere nel suo team e comunque vedere che non sono usato per lavorare ma ha creato anche una sintonia e un’amicizia. Dicono che lo faccio per i soldi o che stiamo insieme ma… tutte stupidaggini”.
Essendo un lavoro, sicuramente lo farai anche per un compenso, no?
“Certo, girano parecchi soldi. Io non ho uno stipendio fisso, va in base alle serate che riesco a chiudere. Considera 4-5.000 euro a serata e io mi prendo il 15%, magari chiudiamo 50-60 serate. Sono come un manager”.
“La cosa più dolorosa? Quando vengo associato al percorso fatto da lui con Lele Mora. Io sono una persona molto forte, quindi non mi fa né caldo né freddo. Leggere queste cose, però, può far male soprattutto ai miei. Io tengo molto alla mia famiglia”.
C’è una critica che ti fa particolarmente male?
“La più dolorosa è che io venga associato al percorso fatto da lui con Lele Mora. Io sono una persona molto forte, quindi non mi fa né caldo né freddo. Leggere queste cose, però, può far male soprattutto ai miei. Io tengo molto alla mia famiglia”.
Quale è la tua situazione sentimentale attuale?
“Stiamo in un mondo in cui due volte a settimane stiamo in un locale. Femmine… troppe (ride, ndr). Sono stato due anni con una ragazza, non dico che sono ancora innamorato però ora voglio divertirmi”.
Che messaggio vuoi mandare ai tuoi coetanei?
“Di essere se stessi perché le opportunità arrivano e fare quello che uno sente, anche se magari i genitori non sono d’accordo”.
Fonte : Today