Bending Spoons fa un altro colpaccio negli Stati Uniti e acquista Brightcove

Arriva l’ennesimo colpo a stelle e strisce di Bending Spoons. La società tecnologica italiana ha completato oggi l’acquisizione di Brightcove, azienda statunitense specializzata nelle tecnologie per lo streaming video pagando 233 milioni di dollari. È l’ultima di una serie di mosse (non tutte riuscite) che negli ultimi tredici mesi hanno visto il gruppo milanese, che oggi vale 2,55 miliardi di dollari, acquisire una serie di società digitali di primo piano come WeTransfer, famosa per il trasferimento di file, Meetup, piattaforma per organizzare eventi, e Issuu, specializzata nel publishing digitale.

La corsa all’espansione globale

Dal quartier generale di Porta Nuova, il gruppo guidato da Luca Ferrari ha cambiato pelle in poco più di un anno. La società, nata nel 2013 in un appartamento di Copenhagen per poi trasferirsi a Milano, si è trasformata in uno dei principali protagonisti del panorama tecnologico europeo. Da allora la crescita è stata costante, fino all’accelerazione del 2024 con l’acquisto di Mosaic Group per oltre 160 milioni di dollari. Un’operazione seguita dall’acquisizione di Meetup, piattaforma diventata famosa in Italia quando il Movimento 5 Stelle la usava per organizzare i suoi incontri locali, e poi di Issuu, società specializzata nella pubblicazione digitale. A metà anno è arrivato l’accordo per WeTransfer, dove però il cambio di proprietà ha portato al taglio di tre dipendenti su quattro, segnalando la volontà del gruppo di puntare su una gestione efficiente delle risorse.

Il futuro del gruppo

Con l’arrivo di Brightcove, società fondata nel 2004 a Boston da Jeremy Allaire e Bob Mason e quotata al Nasdaq dal 2012, Bending Spoons si rafforza nel settore dei servizi video professionali. L’azienda americana, che nel 2023 ha registrato ricavi per 201 milioni di dollari e conta 670 dipendenti, sviluppa una delle piattaforme di streaming video più avanzate al mondo. Le sue tecnologie, utilizzate in oltre 60 paesi, permettono alle aziende di distribuire video in streaming, monetizzare i contenuti e comunicare con i propri team. “È con grande piacere, e un profondo senso di responsabilità, che accogliamo Brightcove”, ha detto Ferrari, promettendo di puntare su una crescita di lungo periodo e di utilizzare le tecnologie proprietarie di Bending Spoons per portare la piattaforma “a nuove vette”. La società milanese, che oggi gestisce più di 50 tecnologie diverse e raggiunge 100 milioni di utenti ogni mese, sta ottenendo grandi risultati anche con Remini, che Ferrari aveva definito in un precedente articolo di Wired“il secondo prodotto di AI generativa più usato al mondo dopo ChatGPT, con 70 milioni di utenti”. Un successo che ha attirato l’attenzione di importanti investitori: a metà febbraio 2024 un club di finanziatori ha investito 155 milioni di dollari proprio per sostenere nuove acquisizioni.

L’accordo per comprare Brightcove, approvato a novembre 2024 e seguito da grandi banche come JP Morgan e Wells Fargo, porta a Milano un’azienda che secondo il suo amministratore delegato Marc DeBevoise “è stata per 20 anni pioniera nel settore dello streaming e dell’innovazione SaaS” (software as a service, ndr). L’operazione ha ricevuto il via libera unanime dal Consiglio di Amministrazione di Brightcove e si è conclusa dopo aver soddisfatto tutte le condizioni necessarie, inclusa l’approvazione degli azionisti. Come conseguenza, Brightcove è diventata una società privata e le sue azioni non saranno più quotate in borsa.

Fonte : Wired