Bending Spoons compra un’altra società americana: 233 milioni per i video di Brightcove

Bending Spoons ha comprato la statunitense Brightcove, leader nelle soluzioni di streaming video, per 233 milioni di dollari. Lo comunica l’azienda italiana in una nota. L’operazione, interamente in denaro, era stata annunciata a novembre 2024 e si è conclusa oggi dopo l’approvazione unanime del Consiglio di Amministrazione e degli azionisti di Brightcove. Con l’acquisizione, Brightcove, quotata, finora quotata al Nasdaq, diventa una società privata e cesserà di essere negoziata pubblicamente.

Luca Ferrari, amministratore e co-fondatore di Bending Spoons, ha espresso soddisfazione per l’operazione, sottolineando l’intenzione di gestire Brightcove “nel lungo termine e di valorizzare la sua base clienti globale”. Marc DeBevoise, amministratore di Brightcove, ha definito l’acquisizione un “traguardo importante per gli azionisti e un’opportunità di crescita per l’azienda”. Brightcove, fondata 20 anni fa, è riconosciuta come pioniera nel settore dello streaming e delle soluzioni SaaS basate su video. L’integrazione con Bending Spoons punta a consolidarne ulteriormente la posizione di mercato.

Bending Spoons, crescere per acquisizioni

Bending Spoons ha da tempo adottato la strategia di crescita per acquisizioni. Tante, decine in pochi anni. Tre nel 2024. Questa è la prima del 2025. Messe spesso a segno negli Stati Uniti. Bending Spoons, fondata 11 anni fa, è un caso piuttosto raro nel panorama della digital economy italiana.

Oggi è un piccolo colosso del software: 400 dipendenti, ricavi che nel 2023 sono saliti a 392 milioni e che entro l’anno l’azienda vede a 600. Quasi il doppio. Il ritmo di crescita che una startup dovrebbe avere per scalare il proprio mercato di riferimento. Anche se è piuttosto difficile definire bene quello di Bending Spoons. È tra i principali sviluppatori di applicazioni per dispositivi Apple, da dove arrivano più della metà dei suoi ricavi.

Le ultime acquisizioni di Bending Spoons

L’ultima acquisizione del 2024 è stata StreamYard. La cifra non è stata rivelata. Come non sono state rivelate quelle delle altre decine di acquisizioni messe a segno negli anni. Poco prima avevano portato a termine l’acquisizione di Evernote, app per organizzare il proprio lavoro. Prima ancora Meetup (organizzazione del lavoro) e Mosaic (sviluppatore app). L’azienda è stata vicina all’acquisto della popolare app di video Vimeo, ma l’affare poi è sfumato.

Fonte : Repubblica