AGI – È iniziato davanti al gip Luigi Iannelli l’interrogatorio preventivo per l’architetto Stefano Boeri nei confronti del quale la Procura di Milano chiede gli arresti domiciliari. L’accusa contestata dai pm Paolo Filippini-Giancarla Serafini-Mauro Clerici, coordinati dalla procuratrice aggiunta Tiziana Siciliano, è turbativa d’asta aggravata in relazione al presunto condizionamento del concorso internazionale del 2022 sul progetto per la Beic per la realizzazione della biblioteca che dovrebbe sorgere nel 2026 nella zona di Porta Vittoria a Milano. Boeri è assistito dall’avvocato e professore Francesco Mucciarelli.
I due archistar, Boeri e Zucchi, erano stati perquisiti con altre persone lo scorso 11 ottobre dal nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza. Entrambi – secondo quanto riportato dal decreto di perquisizione – “turbavano” la procedura di selezione del progetto per la realizzazione della Beic perché avrebbero “affermato falsamente l’assenza di posizioni di potenziale conflitto di interesse nella ‘dichiarazione di conferma di assenza di situazioni di incompatibilità e di conflitto di interesse’ espressamente richiesta ai commissari dall’art. 16 del Bando di gara e presentata alla stazione appaltante (il Comune di Milano, ndr)”.
Boeri: “Attendo fiducioso”
“Ho esposto nel dettaglio le mie considerazioni al dottor Iannelli circa i fatti contestati. Attendo con fiducia le valutazioni del gip”. È quanto ha detto l’architetto Stefano Boeri dopo l’interrogatorio preventivo, durato poco meno di due ore.
Fonte : Agi