Medico fa la tac alla sua gatta in ospedale e la opera, adesso è sotto inchiesta

La sua gatta precipita dal tetto e rischia di morire così lui, medico, corre nell’ospedale dove lavora e la sottopone prima a una tac e poi a un intervento salvandole la vita. Succede ad Aosta a Gianluca Fanelli, marito della senatrice della Lega Nicoletta Spelgatti. Adesso il professionista è nei guai, perché le attrezzature usate sono quelle di una struttura pubblica e non veterinaria. L’Usl della Valle d’Aosta ha avviato accertamenti interni e dal diretto interessato è arrivata una lettera di scuse.

Medico usa le attrezzature dell’ospedale per operare il gatto

L’episodio risale al 27 gennaio, ma è stato reso noto adesso che c’è un’indagine. Il medico è il radiologo interventista dell’ospedale Parini Gianluca Fanelli, marito della senatrice della Lega Nicoletta Spelgatti. Il medico è corso in ospedale con la sua gatta, Athena, caduta dal sesto piano del condominio in cui abita la famiglia. Fanelli ha eseguito gli accertamenti diagnostici e poi, in sala angiografia, ha fatto anche un drenaggio al pneumotorace. L’intervento ha salvato l’animale, ma è costato al medico una segnalazione ufficiale alla direzione del Parini.

L’azienda Usl della Valle d’Aosta ha avviato accertamenti interni. Fanelli ha risposto con una lettera, nella quale si dice pronto a risarcire l’eventuale danno economico provocato ma spiega anche di avere agito da medico e in un momento in cui in macchinari non servivano.

La difesa del medico: “Non c’erano pazienti”

“Di professione – scrive Fanelli – faccio il radiologo interventista e sapevo di poterla salvare solo con un tempestivo intervento. In un momento in cui le tre tac non erano in orario di servizio, dopo le 20 del giorno lunedì 27 gennaio, quando gli esami programmati per la giornata sono terminati e tutte le macchine diagnostiche sono in attesa di eseguire eventuali esami urgenti, verificato non vi fossero pazienti e, ovviamente, non in timbratura, ho deciso di verificare quali fossero le sue condizioni e cosa potessi eventualmente fare per salvarla. Le ho fatto un esame radiologico di pochi secondi utilizzando una delle tre tac e, valutata così la gravità delle condizioni del pneumotorace, ho poi eseguito il drenaggio, permettendole finalmente e immediatamente di respirare: da quel momento la gatta ha ripreso a respirare e si è gradualmente ripresa”. “Se non avessi fatto tutto ciò che potevo – scrive il dottore – visto che faccio proprio il medico radiologo interventista che dunque è abituato a prendere decisioni immediate per salvare vite e la mia gatta fosse morta, non me lo sarei potuto mai perdonare, anche per i miei figli che la adorano”. Il medico si è detto disponibile al risarcimento: “Mi dispiace se tutto questo abbia comportato una violazione delle regole e mi dichiaro sin d’ora disponibile, laddove tale mia condotta avesse causato un danno economico di qualsiasi genere all’azienda, a farmi personalmente carico della sua integrale rifusione”.

Fonte : Today