Terremoto a Santorini, sciame sismico e scosse sottomarine: cosa succede

Da diversi giorni l’isola greca di Santorini è oggetto di un’intensa attività sismica, che sta interessando anche altre isole dell’arcipelago delle Cicladi, nel Mar Egeo. Il presidente dell’Organizzazione per la pianificazione e la protezione dai terremoti (Oasp), Efthimios Lekka, non ha escluso l’arrivo di un sisma di magnitudo superiore a 5 sulla scala Richter. Tuttavia, ha insistito, c’è “una bassa probabilità di un sisma di magnitudo 5,5” e “in nessun caso” si verificherebbe un terremoto di magnitudo superiore a 6.

Scuole chiuse e abitanti in fuga

Secondo quanto riportato dai media greci, gli abitanti di Santorini spaventati hanno trascorso la notte all’aperto, nelle loro auto o in zone sicure designate dalle autorità comunali. Altri si sono precipitati sui traghetti e sugli aerei, abbandonando l’isola per paura di uno tsunami. Tutte le scuole, che secondo il comune conta 15.500 residenti permanenti, sono rimaste chiuse e resteranno almeno fino a venerdì. I terremoti hanno colpito anche altre isole, come Amorgos.

Voli aggiuntivi per consentire di lasciare l’isola

Su richiesta del ministero greco della Crisi climatica e della Protezione civile, la compagnia di bandiera ellenica Aegean ha previsto l’aggiunta di voli supplementari tra Atene e Santorini, per facilitare lo spostamento di residenti e visitatori intenzionati a lasciare l’isola per paura delle scosse sismiche che stanno aumentando da sabato scorso. Antonis Iliopoulos, proprietario di tre hotel e presidente uscente dell’Associazione degli albergatori di Santorini, ha dichiarato a Kathimerini che ieri c’è stata una “forte tendenza” da parte di visitatori e lavoratori a lasciare l’isola. “Ci sono persone che hanno paura, è comprensibile. Chi non ha obblighi immediati se ne va. Se ne vanno soprattutto i lavoratori edili stranieri e alcuni dei pochi turisti che abbiamo sull’isola, turisti che approfittano dei pacchetti invernali a basso costo”, ha spiegato. Di fronte all’aumento delle scosse sismiche, questo weekend il ministero della Protezione civile ha inviato nell’isola una squadra di 26 soccorritori che hanno allestito, in forma preventiva, delle tende da campo in uno slargo fuori dalla città di Fira. Le autorità hanno invitato i residenti a evitare le località rocciose, come le spiagge, a rischio di frane e hanno ordinato alle strutture ricettive di svuotare le piscine, che appesantiscono gli edifici e con il movimento dell’acqua potrebbero amplificare gli eventuali danni causati dal terremoto. 

Leggi anche

Nuove scosse nella notte a Santorini, residenti dormono in auto

Fonte : Sky Tg24