Medioriente, Hamas: “Impegnati su proposta Biden”. Netanyahu: “Loro sono l’ostacolo”

Dal 2 al 5 settembre il capo di Stato Maggiore della Difesa, l’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, si è recato in visita in Giordania, Israele e Libano dove ha incontrato i suoi omologhi, oltre a visitare il contingente nazionale presso la base di Shama. Il viaggio ha avuto il duplice scopo di approfondire la visione e comprensione relative all’attuale crisi che investe la regione, oltre che confermare la presenza e l’attenzione militare nazionale nell’area attraverso le iniziative in essere, così come approvate dal parlamento italiano. Il 3 settembre l’ammiraglio ha visitato la Giordania, mentre il giorno successivo era a Tel Aviv dove ha incontrato il generale Halevi, Capo di Stato Maggiore dell’Idf. Nel dedicato incontro, al quale hanno partecipato anche i relativi staff, Cavo Dragone ha potuto prendere atto dell’evoluzione del conflitto in corso all’interno della Striscia di Gaza, oltre a confrontarsi sul più ampio scenario di crisi che da mesi ha investito l’intero Medio Oriente. Trasferitosi in serata in Libano, l’ammiraglio ha raggiunto la base di Shama, in prossimità del confine meridionale con Israele, dove ha sede il comando italiano del settore Ovest della missione Unifil. Accolto dal comandante della Brigata Sassari, il generale di brigata Stefano Messina, si è intrattenuto con il personale ed ha potuto assistere a briefing illustrativi relativi alla situazione sul campo, ovvero alle attività in corso ad opera del Contingente Italiano. Il 5 settembre, prima di lasciare la base italiana, il capo di Stato Maggiore ha concluso la sua visita incontrando il generale Dhakal e Lecoq, rispettivamente vicecomandante operativo e vicecapo missione di Unifil. Raggiunta la città di Beirut, l’ammiraglio è stato ricevuto dal generale Aoun, comandante delle forze libanesi, dal quale ha ricevuto il plauso per il lavoro svolto dai contingenti nazionali operanti nel suo Paese. L’occasione è stata propizia per confermare congiuntamente il percorso avviato tramite l’iniziativa a guida italiana chiamata Comitato Tecnico Militare per il Libano (MTC4L), volta a unire gli sforzi di più nazioni per il sostegno, addestramento e potenziamento delle forze armate Libanesi.

Fonte : Sky Tg24