Il governo Meloni vieta di pubblicare le ordinanze di custodia cautelare

Il Consiglio dei ministri ha approvato ieri il testo del decreto legislativo sulla modifica dell’articolo 114 del codice di procedura penale. È quella che le opposizioni chiamano “norma bavaglio” e porta la firma del deputato di Azione Enrico Costa. Da oggi sarà dunque vietato pubblicare  il testo dell’ordinanza di custodia cautelare finché non siano concluse le indagini preliminari o fino al termine dell’udienza preliminare.

Gli organi di informazione, dunque, non potranno più pubblicare stralci di intercettazioni, una pubblicazione che fino a ieri era consentita dalla legge sulla materia che porta la firma dell’ex ministro della Giustizia, Andrea Orlando. L’unica cosa che sarà possibile pubblicare sarà il capo di imputazione. Con la nuova norma sarà impossibile citare le ordinanze per esteso, usando virgolettati, ma si potrà solo riportare degli estratti, una limitazione che ha scatenato le proteste della Federazione nazionale della Stampa, che teme si possa incorrere a cattive interpretazioni.

Il governo vuole “spegnere” le microspie delle inchieste sulla corruzione 

Il provvedimento è diviso in tre decreti legislativi e adegua la normativa nazionale alle disposizioni della direttiva europea che chiedeva agli Stati membri di “rafforzare alcuni aspetti della presunzione di innocenza della persona indagata o imputata nell’ambito di un procedimento penale”.

Fonte : Today