A Berlino, dove all’inizio di settembre si svolge ogni anno IFA, la fiera dell’elettronica più importante d’Europa, Honor ha annunciato il suo nuovo pieghevole Magic V3, particolarmente atteso perché l’azienda cinese lo ha definito “il più sottile al mondo”.
In un mercato dei foldable ancora di nicchia ma in crescita, dove la competizione con giganti come Samsung e Huawei è serrata, Honor cerca di ritagliarsi un posto di rilievo puntando sullo spessore ridotto del suo dispositivo e su strumenti basati sull’intelligenza artificiale.
Uno spessore “impossibile”
Con soli 9,2 millimetri di spessore – quando è chiuso – questo foldable a libretto è effettivamente il più sottile in circolazione.
Se si mette a confronto il nuovo Magic V3 con un pieghevole simile come il Samsung Galaxy Z Fold 6, la differenza è evidente: il dispositivo dell’azienda sudcoreana, lanciato lo scorso luglio, ha uno spessore di 12,1 millimetri.
Una volta aperto, lo spessore del telefono è ancora inferiore, scende a 4,6 millimetri, in pratica lo stretto necessario per ospitare una porta Usb Type-C per la ricarica o il trasferimento dati.
Ma attenzione: i 9,2 millimetri comunicati da Honor non tengono conto della protuberanza posteriore che ospita le tre fotocamere del telefono. Questa superficie di forma ottagonale, in effetti, sporge di diversi millimetri. Tuttavia, anche considerando il comparto fotografico, lo spessore del V3 è qualcosa di incredibile se si riflette sul fatto che sono passati appena cinque anni dal debutto sul mercato dei foldable.
Era il 2019, il primo pieghevole in assoluto lo ha lanciato Huawei, che ora – stando alle indiscrezioni – si prepara addirittura ad annunciare un trifold, vale a dire uno smartphone il cui display si piega in tre.
Leggero come uno smartphone tradizionale
Nel giro di pochi anni, gli smartphone pieghevoli sono passati dalla fase proof of concept a una commercializzazione sempre più spinta, grazie all’attenzione di un pubblico più ampio attratto dai miglioramenti in termini di resistenza del display e della cerniera, della durata della batteria e di un formato – appunto – sempre più maneggevole, che si avvicina a quello degli smartphone tradizionali.
Non è un caso se George Zhao, Ceo di Honor, durante la presentazione del nuovo Magic V3 ha accostato il nuovo pieghevole a un iPhone 15 Pro Max, evidenziando come il peso dei due dispositivi sia praticamente identico: il Magic V3 arriva ad appena 226 grammi, mentre l’iPhone in questione si ferma poco prima, a 221 grammi.
Parola d’ordine “resistenza”, anche all’acqua
L’iPhone 15 Pro Max è stato chiamato in causa anche per sottolineare la resistenza del nuovo foldable Honor, che impiega una scocca rinforzata con una fibra speciale, in grado di migliorare la resistenza agli urti del 40% rispetto ai modelli concorrenti, come il modello di iPhone a cui abbiamo fatto riferimento in precedenza.
E per dimostrarlo, Zhao a Berlino si è divertito a improvvisare il lancio in aria del Magic V3 che stava mostrando al pubblico.
Il telefono è caduto rovinosamente a terra da circa due metri di altezza, per due volte, senza danni apparenti.
Anche la resistenza del display – agli urti e ai graffi – è stata migliorata. Così come quella del pieghevole all’acqua: Honor sostiene che il Magic V3 è il primo pieghevole a poter uscire indenne da un tuffo in acqua dolce fino a 2,5 metri di profondità.
Il telefono è certificato IPX8: dunque offre un grado ottimo di impermeabilità, mentre non sappiamo come si comporta in presenza di polvere e particelle che potrebbero infilarsi sotto lo schermo (la “X” si riferisce proprio all’assenza di certificazione per quanto concerne la resistenza alla polvere).
La promessa di Honor: “500mila piegature”
La resistenza di un pieghevole è importante tanto quanto il suo spessore. Questi dispositivi costano molto – il Magic V3 ha un prezzo di listino di 1.999 euro – e i consumatori si aspettano di avere tra le mani un telefono duraturo, che valga i soldi spesi.
In genere preoccupa la longevità della cerniera, vale a dire quante volte è possibile piegare un telefono prima che questo si rompa o il display presenti dei difetti.
Honor a questo proposito sostiene che la cerniera proprietaria Super Steel Hinge permette al telefono di resistere fino a 500.000 piegature.
Anche la durata della batteria, spesso un punto dolente nei pieghevoli, è affrontata nel Magic V3 con una soluzione avanzata: una batteria al silicio-carbonio da 5150 mAh, combinata con ricarica rapida sia cablata (66W) che wireless (50W).
L’altro “prezzo” da pagare
Uno dei problemi degli smartphone tradizionali, il loro surriscaldamento, nei foldable può raggiungere criticità maggiori.
In particolare su un dispositivo così sottile come il Magic V3, che non può contare ovviamente su una camera di raffreddamento.
A questo proposito, da un primo test che abbiamo effettuato provando il telefono, ci sembra che il nuovo foldable Honor produca una temperatura piuttosto alta quando il processore è sotto sforzo.
Il calore si avverte sul pannello posteriore e, talvolta, passando un dito sullo schermo del pannello destro (quando è aperto).
Display e fotocamere: un’esperienza premium
Il Magic V3 è dotato di un display esterno da 6,43 pollici e di uno schermo interno pieghevole da 7,92 pollici, entrambi progettati per un utilizzo dual-screen.
Tra le funzioni più innovative annunciate da Honor a Berlino c’è l’AI Defocus Display, che riduce l’affaticamento visivo, un dettaglio cruciale per chi trascorre molte ore davanti al telefono.
Anche la tecnologia di dimmerazione dinamica, supportata da un PWM a 4320 Hz, contribuisce a una visione più confortevole in ambienti luminosi o scuri.
La fotocamera del Magic V3 conta su tre sensori: una fotocamera principale da 50 MP, un teleobiettivo da 50 MP e un ultra-grandangolare da 40 MP.
L’IA in collaborazione con Google
Honor Magic V3 integra diverse funzioni basate sull’intelligenza artificiale, pensate per semplificare l’uso quotidiano del dispositivo.
Tra queste spicca il Magic Portal, progettato appositamente per sfruttare il formato pieghevole, insieme a strumenti fotografici come il rilevamento del movimento e l’IA per i ritratti, che ottimizzano gli scatti senza richiedere particolari interventi da parte dell’utente.
Inoltre, grazie alla collaborazione con Google Cloud, il Magic V3 beneficia di una serie di strumenti di produttività potenziati dall’intelligenza artificiale e dalle tecnologie cloud.
Tra questi c’è l’AI Eraser, per la rimozione automatica di elementi indesiderati nelle immagini, e il conseguente riempimento dello sfondo grazie al lavoro dell’intelligenza artificiale generativa, la traduzione in tempo reale grazie allo strumento Face to Face Translation e le funzioni di traduzione integrate in Honor Notes.
Fonte : Repubblica