Iddu, film con Toni Servillo ed Elio Germano in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia

È attesa per la giornata odierna la pellicola diretta da Fabio Grassadonia e Antonio Piazza. “L’idea iniziale di questo film è nata dalla lettura dei numerosi pizzini ritrovati nel corso della lunga latitanza del capomafia Matteo Messina Denaro”, spiegano i registi. Scopriamo cosa bisogna sapere su questo film (per esempio, che le musiche sono curate da Colapesce)

Oggi, giovedì 5 settembre, è il giorno di Iddu alla Mostra del Cinema di Venezia  (LA DIRETTA).
Si tratta della pellicola diretta da Fabio Grassadonia e Antonio Piazza con protagonisti Toni Servillo ed Elio Germano.
“L’idea iniziale di questo film è nata dalla lettura dei numerosi pizzini ritrovati nel corso della lunga latitanza del capomafia Matteo Messina Denaro”, spiegano i registi. Scopriamo cosa bisogna sapere su questo film.

In concorso a Venezia 81, è prodotto da Italia e Francia, nello specifico da Indigo Film (Nicola Giuliano, Francesca Cima, Carlotta Calori, Viola Prestieri) con Rai Cinema, Les Films du Losange (Alexis Dantec).
È recitato sia in italiano che in dialetto siciliano e si avvale di un cast italiano davvero eccezionale: Toni Servillo, Elio Germano, Daniela Marra, Barbora Bobulova, Giuseppe Tantillo, Fausto Russo Alesi, Antonia Truppo, Tommaso Ragno, Betti Pedrazzi, Filippo Luna, Rosario Palazzolo, Roberto De Francesco, Vincenzo Ferrera, Maurizio Marchetti, Gianluca Zaccaria e Lucio Patanè sono gli interpreti di Iddu.

Dopo l’anteprima mondiale veneziana, Iddu uscirà nelle sale italiane il 10 ottobre, distribuito da 01 Distribution.

La produzione di Iddu

Della fotografia, si è occupato Luca Bigazzi, del montaggio Paola Freddi, della scenografia Gaspare De Pascali e dei costumi Andrea Cavalletto.

A occuparsi delle musiche, c’è Colapesce, mentre Stefano Campus, Mirko Perri, Giulio Previ hanno curato il suono.
Gli effetti visivi sono di Pasquale Di Viccaro.

La trama

Il film è ambientato in Sicilia, nei primi anni Duemila. Dopo alcuni anni in prigione per mafia, il politico Catello ha perduto tutto quanto.

Quando i Servizi segreti italiani gli chiedono aiuto per catturare il suo figlioccio Matteo, che è l’ultimo grande latitante di mafia in circolazione, Catello crede di aver trovato finalmente l’occasione per rimettersi in gioco. Del resto, lui è un vero e proprio illusionista, in grado com’è di trasformare verità in menzogna e menzogna in verità.

Uomo furbissimo e dotato di cento maschere da indossare a seconda dell’occasione, darà vita a uno scambio epistolare con il latitante. Tenta di approfittarsi del suo vuoto emotivo, compiendo un azzardo assai rischioso dato che si tratta di uno dei criminali più ricercati al mondo.

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Un’idea nata “dalla lettura dei numerosi pizzini”

“L’idea iniziale di questo film è nata dalla lettura dei numerosi pizzini ritrovati nel corso della lunga latitanza del capomafia Matteo Messina Denaro”, spiegano Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, i registi di Iddu.

“Attraverso queste insolite lettere, il boss gestiva la sua vita in clandestinità e i suoi affari. I pizzini trascendevano però la funzione pratica di comunicazione criminale e lasciavano emergere aspetti della sua personalità e la natura del mondo tragico e ridicolo che intorno a lui volteggiava spericolatamente. Traendo libera ispirazione dai pizzini, Iddu racconta il carteggio fra Matteo, principe riluttante di un mondo insensato, e Catello, maschera grottesca di solare amoralità. Con Matteo e Catello ci immergiamo nel vuoto dentro il quale un popolo sguazza come fosse un gran mare baciato dal sole e dagli dei”, concludono i registi.

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Fonte : Sky Tg24