X Tv è la nuova app offerta dal portale una volta noto come Twitter: altra opzione fortemente voluta dal patron Elon Musk, si dedica ai contenuti in streaming visualizzabili sui grandi schermi delle smart tv in salotto. La sua diffusione è per il momento graduale e sta comparendo sui vari marketplace digitali del segmento (per ora negli Usa) e il download è gratuito, con un’interfaccia piuttosto minimalista. Il problema sta nei contenuti, visto che i primi che l’hanno installata descrivono video di qualità scadente, spesso offensivi e inappropriati. Tra gli show ufficiali di punta c’è quello del controverso giornalista Tucker Carlson.
Nuovo piccolo passo dopo le videochiamate stile Zoom nella direzione della super app costruita attorno a X, X Tv è stata ufficializzata nelle scorse ore rendendosi disponibile per ora solo negli Usa in versione beta, ma l’obiettivo è quello di diffonderla in tutto il mondo. Gli utenti statunitensi la possono trovare nei vari store da Play Store a LG App Store fino a Amazon App Store con la seguente descrizione: “Scopri un modo nuovo per vivere il mondo di X, portiamo contenuti unici e appassionati direttamente in salotto”, ma è davvero così? Risposta breve: no, almeno per il momento.
X content
This content can also be viewed on the site it originates from.
Come viene sottolineato da chi ha già potuto provarla, X Tv può essere scambiata facilmente per YouTube, con la differenza che vi si accede con l’utenza di X (occhio, mostra anche i segnalibri salvati) e per il momento non si cura molto della qualità dei video, che sono in larga parte massimo alla risoluzione 720p. I contenuti in primo piano promuovono l’universo delle proprietà di Elon Musk – dunque ecco i profili di Tesla e SpaceX – ma anche tutte le tematiche care al boss e quindi gode di molta visibilità lo show esclusivo di Tucker Carlson, giornalista vicino all’estrema destra e a argomenti complottisti. Per il resto, X Tv si mette a disposizione come contenitore dei video caricati dagli utenti sul social, ma i contenuti consigliati sfociano spesso in filmati inappropriati. E come se non bastasse, la moderazione latita e non è semplice accedere alla documentazione completa sul trattamento della privacy. Si spera che l’app migliori in vista della diffusione completa e globale.
Fonte : Wired