Maria Rosaria Boccia, l’imprenditrice e sedicente collaboratrice del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, ha pubblicato nelle sue “stories” su Instagram un’email arrivata dal gabinetto del ministero per la sua nomina “a consigliere del ministro per i grandi eventi”. La data è quella del 10 luglio. Non solo. Nella notte Boccia ha pubblicato anche l’audio di una conversazione telefonica avuta poco prima con lo stesso funzionario di gabinetto citato nelle email. Nella conversazione non c’è nulla di eclatante, se non la prova che Boccia ha registrato una conversazione privata. Nell’email si legge: “Gentilissima dottoressa Boccia, dando seguito a quanto anticipato per le vie brevi poco fa, le allego i contatti miei e del mio collega per qualsiasi esigenza legata alla sua nomina quale Consigliere del ministro «per i grandi eventi»”.
Il caso Boccia-Sangiuliano
Il caso Boccia – Sangiuliano va avanti da giorni e sta mettendo in serio imbarazzo il ministro e lo stesso governo. La storia, ridotta all’osso, è semplice: lei sostiene di essere una sua collaboratrice, lui dice di non averle pagato “neanche un caffè coi soldi del ministero”. Nelle ultime settimane l’imprenditrice è stata però avvistata più volte con il ministro. E lei stessa, sulla sua pagina Instagram, ha pubblicato diverse foto in compagnia di Sangiuliano. La questione più spinosa riguarda il G7 in programma tra poche settimane. Meloni ha detto in tv di aver avuto rassicurazioni sul fatto che la donna non abbia avuto accesso a informazioni sul summit, ma poco dopo, rispondendole quasi in diretta, Boccia ha pubblicato due documenti che sembrano smentire questa tesi.
Il ministro a colloquio con Meloni
E ieri, martedì pomeriggio, il ministro è stato due ore a colloquio con la premier. “Per ribadire la verità delle mie affermazioni” ha detto lui in una nota stampa. “Mai un euro del ministero, neanche per un caffè, è stato impiegato per viaggi e soggiorni della dottoressa Maria Rosaria Boccia che, rispetto all’organizzazione del G7 Cultura, non ha mai avuto accesso a documenti di natura riservata”. Le dimissioni per il momento non sono arrivate. Qualche ora dopo, nella notte, Boccia ha risposto pubblicando due contenuti con cui cerca di confermare la propria versione della vicenda.
Fonte : Today