Basta wedding planner. A fornire il supporto giusto per organizzare i matrimoni ora ci pensa l’intelligenza artificiale. O almeno questo è quello che è riuscito a dimostrare una redattrice di Mashable, che si è divertita a chiedere a Gemini Advanced e ChatGpt Plus alcuni consigli utili per organizzare le sue nozze, mettendo così a confronto le risposte fornite dai due modelli. Come è facile immaginare, ognuno dei due ha fornito indicazioni diverse, pur essendo entrambi concordi che la prima cosa da fare è definire il budget. Poi, a seguire, i chatbot suggeriscono di stilare una lista degli ospiti e individuare il luogo giusto per il ricevimento.
I due chatbot, però, sembrano suggerire approcci diversi per l’organizzazione di un matrimonio: ChatGpt propone un approccio early-bird, suggerendo di muoversi almeno con un anno di anticipo rispetto alla data del fatidico sì, mentre Gemini ha un approccio più rilassato, proponendo di procrastinare le attività. Al di là di questo, però, i chatbot sono in grado di fornire anche suggerimenti molto dettagliati: ChatGpt, per esempio, propone di raccogliere e organizzare preventivi e contratti in un’unica cartella, o di organizzare le attività per il matrimonio in una timeline ben precisa.
A quanto pare, però, i chatbot non sono solo in grado di fornire suggerimenti, ma anche di dare un aiuto più pratico all’organizzazione di un matrimonio. Data la loro capacità di leggere e comprendere pdf e screenshot, ChatGpt e Gemini possono restituire anche preventivi utili per ristoranti o fornitori di servizi, così da velocizzare non poco le attività organizzative. E non è tutto. Proprio come farebbe un perfetto wedding planner, anche i chatbot AI sembrerebbero in grado di fornire idee utili per l’allestimento degli spazi che ospiteranno il ricevimento o per le bomboniere da consegnare agli invitati – chiaramente a ispirazione tech. Insomma, se non si vogliono spendere troppi soldi per un wedding planner, i modelli AI possono rivelarsi una soluzione utile per organizzare un matrimonio. Ammesso che siate disposti a fare tutto in autonomia.
Fonte : Wired