A un passo dalla Luna, le sfide del futuro e il ruolo dell’Italia in un cortometraggio a Venezia

Cinema e spazio dialogano bene fin dai primordi dell’industria, come dimostra un titolo ancora iconico come Le Voyage dans la Lune. E la stessa Mostra del Cinema di Venezia, anche in anni recentissimi, è tornata sul tema, come dimostrava qualche anno fa la presenza in concorso della pellicola “Il primo uomo” di Damien Chazelle, dedicato alla storia di Neil Armstrong.

Nel prossimo futuro, numerose altre pagine di cinema e spazio saranno scritte, una certezza che viene dall’attualità come dimostrano i progetti destinati a riportare l’uomo sul suolo lunare ma anche a favorire l’esplorazione di Marte. A volte in chiave sci-fi, altre in forma di biopic, le chance sono importanti e anche la dimensione docu-film può aiutare a declinare un mondo che ha in sé svariate componenti, da quella tecnologica a quella geopolitica, da quella scientifica a quella culturale.

Così, “A un passo dalla Luna. Una leadership italiana ed europea, il cortometraggio presentato all’81esima Mostra del Cinema di Venezia dal Gruppo The Skill, guidato dal Ceo Andrea Camaiora, crea una sintesi tra la descrizione di alcuni progetti spaziali che vedono anche l’Italia protagonista e la fantasia dei bambini (è stato presentato il 3 settembre, all’Hotel Excelsior, nello Spazio Regione del Veneto). In che modo? Fondendo immagini di Esa e Nasa, riprese sul campo nelle aree di produzione e laboratori torinesi di Thales Alenia Space e Altec, lavori realizzati dai giovani studenti delle elementari. L’opera dà voce ai protagonisti al lavoro, tra cui l’amministratore delegato di Thales Alenia Space Italia, Massimo Claudio Comparini, ma anche ai giovanissimi di alcune scuole venete, una generazione che per motivi anagrafici ha molto margine per assistere a più di una pagina storica in materia di spazio.

Come spiegato da Lorenzo Munegato, che ha scritto e diretto il cortometraggio con Alberto Pezzella, “l”emotività, gli occhi aperti dei bambini, i loro disegni, la loro creatività ci hanno permesso di raccontare con una chiave di lettura originale e divertente quanto i ‘grandi’ stanno facendo in una realtà che sembra un film”.

Progetti ambiziosi e tecnologie ma al centro dell’opera c’è anche l’italian touch, in un’industria dove i grandi protagonisti sono quelli di sempre (Stati Uniti, Russia, Francia) ma altri attori sono emersi con forza (Cina, India, ecc) e in cui importanti soggetti privati sono scesi in campo cambiando le regole del gioco.

I progetti raccontati sono quelli che ecciteranno l’immaginario del pubblico nei prossimi anni; il lancio del corto cade nel 2024, anno in cui ricorre il sessantesimo anniversario del lancio del satellite “San Marco 1”, un ottimo assist per una ripassata di storia.

Fonte : Wired