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Accertati 50 morsi da ragno violino da maggio 2024. Il Cardarelli: “Nessun paziente con complicanze gravi. Le terapie funzionano”
Sono circa 50 i casi accertati di morsi da ragno violino al centro antiveleni dell’ospedale “Antonio Cardarelli” di Napoli da maggio 2024. Un grosso numero, che però non deve spaventare. “Non abbiamo avuto pazienti con complicanze gravi – spiegano a Fanpage.it dal nosocomio partenopeo – Le terapie somministrate sono state sempre efficaci. Il morso in se non è letale. Ma bisogna monitorare costantemente il decorso. Il 90% dei casi viene gestito da casa, anche in teleconsulto con i medici. L’invito è a non andare al Pronto Soccorso, a meno di effettiva necessità”.
Il report del centro antiveleni del Cardarelli
Dopo il caso di un 23enne leccese morto ad agosto nel reparto di rianimazione del Policlinico di Bari per le complicazioni legare al morso ad una gamba di un ragno violino avvenuto il 13 luglio scorso, e di un carabiniere 52enne morto a Palermo per lo stesso motivo il 15 luglio, si sono moltiplicate le telefonate al centro antiveleni del Cardarelli su presunte punture da parte di queste aracnidi. Una sorta di “psicosi”, come l’ha definita lo stesso ospedale. Tuttavia, come detto, è molto raro che il morso del ragno violino possa avere conseguenze gravi.
Il centro antiveleni del Cardarelli sta lavorando ad uno studio scientifico statistico sui morsi da ragno violino (Loxosceles rufescens). Ma, ad oggi, i casi sicuri sono sotto la 50ina. Per accertare che a pungere sia stato effettivamente il ragno violino, infatti, è fondamentale la prova fotografica. Ma spesso il ragno dopo la puntura fugge, oppure viene schiacciato, diventando irriconoscibile.
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Il Cardarelli è stato quest’anno il primo Centro italiano ad aver affrontato il fenomeno in sede scientifica, con la pubblicazione a gennaio sulla rivista specializzata Acute Care Medicine Surgery and Anesthesia (AMSA) di un lavoro dal titolo “Loxosceles rufescens: single-institutional epidemiology, diagnosis and treatment”, che restituisce la fotografia dei casi registrati all’ospedale partenopeo in un anno, 63 nel 2022, suggerendo strumenti per la diagnosi precoce e per un trattamento efficace.
Come riconoscere il morso da ragno violino
Il morso del ragno violino provoca una lesione cutanea che senza infezione può essere gestita a casa e che solo in alcune situazioni può provocare gravi complicanze. Se si è certi di essere stati morsi da un ragno – conclude -, occorre rivolgersi al Centro Antiveleni più vicino, possibilmente inviando foto dell’aracnide per l’identificazione, o affidarsi a specialisti esperti, come dermatologi o infettivologi. La prima cosa è la disinfezione, con il lavaggio locale con abbondante acqua. Nelle prime 24-48 ore il morso sembra simile ad una puntura di zanzara, soltanto dopo può formarsi un eritema spesso associato ad una crosticina, di dimensioni anche piuttosto ampie, il che vuol dire che la tossina è in grado di andare più in profondità. Bisogna monitorare l’infezione e intervenire con le terapie più appropriate. Quando necessario si somministrano antibiotici e cortisonici. Raramente è opportuno ricorrere ad una consulenza chirurgica per una pulizia radicale della ferita o all’ossigenoterapia iperbarica. È inoltre fondamentale la misurazione delle immunoglobuline anti-Borrelia.
Fonte : Fanpage