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Obbligatorio il Codice Indentificativo Nazionale entro due mesi o scattano le sanzioni. Ma le pratiche sono troppe. Orlando (Aigo): “Bocciate anche quelle oggi ammesse dal nuovo decreto Salva Casa”
Immagine di repertorio
Caos a Napoli per ricevere il CIN, il Codice Identificativo Nazionale introdotto dal Governo per case vacanze, B&B e affitti brevi obbligatorio dal 1 settembre 2024. Solo 60 giorni per procurarselo. Dopo il 31 ottobre scatteranno controlli e sanzioni amministrative. Ma “le piattaforme come Air b&b e Booking lo richiedono già per l’iscrizione – afferma a Fanpage.it Piero Orlando, responsabile tecnico di Aigo Confesercenti, l’associazione di categoria – ma per avere il CIN bisogna prima avere il CUSR, il codice omologo regionale, e ad oggi la metà dei nostri assistiti non ce l’ha ancora, chi ce l’ha, invece, non riesce a registrarsi al portale nazionale che risulta lento o bloccato. Inoltre, moltissime pratiche annullate dal Comune di Napoli per difformità degli immobili, ad oggi potrebbero essere ripresentate grazie al Decreto Salva Casa che ha rivisto i criteri di abitabilità”.
Come richiedere il CIN e il CUSR
La Regione Campania ha preparato la modalità di conversione del CUSR in CIN, ma ha demanda al SUAP, lo sportello unico attività produttive, del Comune di Napoli l’attività per ottenere il CUSR. “Ci sono pratiche ferme da mesi – commenta Orlando – I tempi sono molto stretti. Perché il Governo ha dato solo 60 giorni per ottenere il CIN. Da oggi, chi ha già il Cusr può accedere al portale e chiedere la conversione del Cusr, il codice regionale, in Cin, il codice nazionale, avrà una ricevuta e aspetterà la risposta. Il problema sono quelli che non hanno avuto il Cusr, ai quali la Regione Campania ha rimandato al Suap del Comune di appartenenza. A Napoli abbiamo una situazione drammatica per le locazioni turistiche, mentre ad oggi sono stati assegnati circa 3mila Cusr per le strutture censite con licenza con Scia”.
Il problema del Decreto Salva Casa
C’è poi un altro problema, evidenzia Orlando: “La maggior parte delle pratiche per le locazioni turistiche è stata bocciata per mancanza di due requisiti fondamentali: altezza e superficie. Oggi con il decreto Salva Casa di Salvini entrambi i parametri sono stati modificati. L’altezza necessaria per l abitabilità è passata da 2,70 a 2,40 metri, mentre la superficie minima per l’abitabilità è passata da 28 a 20 mq. Il Comune di Napoli deve recepire queste nuove regole e valutare diversamente le richieste. Ad oggi, comunque, la procedura per l’assegnazione dei Cusr è troppo lenta e farraginosa. Il Comune, dopo aver ricevuto la richiesta del tecnico, fa le verifiche e poi rilascia il Cusr. La procedura di richiesta del CUSR, invece, dovrebbe prevedere l’immediata assegnazione dello stesso, per consentire al richiedente di lavorare sulle piattaforme, per poi fare le opportune verifiche”.
Fonte : Fanpage