La polizia ha aperto un’indagine contro Telegram, accusata di “incoraggiare” la diffusione di contenuti pornografici falsi utilizzando in particolare immagini di minorenni. Il presidente Yoon Suk Yeol aveva invitato le autorità a fare di più per eradicare il fenomeno, in seguito a “un’ondata di pornografia deepfake che prende di mira giovani donne”
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La Corea del Sud ha annunciato un giro di vite contro “l’epidemia di crimini sessuali digitali” che sta colpendo il Paese. Il presidente Yoon Suk Yeol, secondo quanto riportato dalla BBC , ha invitato le autorità a fare di più per eradicare il fenomeno, in seguito a “un’ondata di pornografia deepfake che prende di mira giovani donne”. Recentemente – scrive il Guardian – i media della Corea del Sud hanno riportato l’utilizzo di Telegram per “creare e diffondere immagini e video fake sessualmente espliciti”. E la polizia sudcoreana ha annunciato di aver aperto un’indagine contro il servizio di messaggistica, che accusa di “incoraggiare” la diffusione di contenuti pornografici falsi utilizzando in particolare immagini di minorenni: “Telegram non ha risposto alle nostre precedenti richieste di informazioni sugli account degli utenti durante precedenti indagini sui crimini legati a Telegram”, ha detto il capo dell’ufficio investigativo della polizia Woo Jong-soo. “Alla luce di questi crimini, l’Agenzia nazionale di polizia di Seul ha aperto le sue indagini per favoreggiamento in questi crimini”.
Cosa sono i deepfake porno
I “deepfake porno” – come spiegato dall’AGI – sono montaggi pornografici generati con l’intelligenza artificiale in cui i volti degli individui vengono incollati su foto o video a sfondo sessuale.
L’allarme sui deepfake porno
L’apertura dell’indagine – e ancora prima la presa di posizione del presidente Yoon Suk Yeol – è arrivata a seguito di rivelazioni giornalistiche sul fenomeno. Come spiegato da Reuters, diversi media nazionali in Corea del Sud hanno riportato come immagini e video deepfake sessualmente espliciti di donne venivano spesso trovati su chat di Telegram. E allo stesso tempo, gruppi femministi e fan del K-pop sono diventati più attivi sui social, chiedendo interventi e condividendo suggerimenti su come smascherare quelle chat. Il presidente Yoon ha detto durante una riunione del governo che questi contenuti “si stanno diffondendo rapidamente sui social” e “molte vittime sono minorenni, e anche molti degli autori sono stati identificati come teenager”.
Le chat sono state scoperte su Telegram nelle scorse settimane e, in base a quanto ricostruito dalla BBC, gli utenti sarebbero “principalmente studenti adolescenti” che “caricavano foto di persone che conoscevano, sia compagni di classe che insegnanti, e altri utenti le trasformavano in immagini deepfake sessualmente esplicite”. A una chat, secondo quanto riportato dal Guardian, erano iscritti più di 220mila utenti.
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La situazione in Corea del Sud
In Corea del Sud i deepfake porno sono piuttosto diffusi: in base a quanto riportato da Reuters, è il Paese maggiormente colpito dal fenomeno. Un report risalente al 2023 prodotto da Security Hero, startup americana attiva nella protezione dai furti d’identità, cantanti e attrici del Paese rappresentano il 53% delle persone che appaiono nei deepfake porno.
La polizia della Corea del Sud – annunciando l’apertura dell’indagine su Telegram – ha detto di aver ricevuto 88 segnalazioni la scorsa settimana e di aver identificato 24 sospetti. Nei primi 7 mesi del 2024 sono stati registrati 297 casi di crimini sessuali legati ai deepfake: in tutto il 2023 erano stati 180. Secondo quanto riportato dalla BBC, la Korean Teachers Union ritiene che oltre 200 scuole siano state colpite da quest’ultima ondata e secondo il ministero dell’Istruzione il numero di deepfake che prende di mira gli insegnati è cresciuto negli ultimi anni.
Il caso Telegram
L’indagine della polizia su Telegram arriva nello stesso periodo in cui il fondatore Pavel Durov è finito sotto inchiesta in Francia. Oltre a chiedere alle piattaforme social di intervenire più attivamente per bloccare certi contenuti, i regolatori dei media della Corea del Sud hanno chiesto alle autorità francesi di cooperare sui problemi legati a Telegram, e di facilitare la comunicazione diretta con la piattaforma.
La polizia, come detto, sta pianificando un’operazione lunga sette mesi contro i crimini sessuali digitali: sarà aumentato il personale attivo nel monitoraggio di questi reati e sarà aperta una linea telefonica, attiva 24 ore su 24, per le vittime. Telegram ha detto in una dichiarazione a Reuters che sta moderando attivamente i contenuti dannosi sulla piattaforma, inclusa la pornografia illegale.
E YouTube – prosegue Reuters – la scorsa settimana ha demonetizzato un canale con oltre un milione di iscritti, di proprietà di uno youtuber sudcoreano di destra, e rimosso un suo video dopo che lo streamer aveva minimizzato la serietà dei crimini commessi con i deepfake e preso in giro le donne che esprimevano le loro preoccupazioni.
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Il tema dei deepfake porno
Il tema dei deepfake a sfondo sessuale è da tempo al centro dell’attenzione. Sky TG24 si è occupata diverse volte di questo argomento: ne abbiamo parlato con Nina Jankowicz, l’allora vicepresidente U.S. del Centre for Information Resilience; con la sociologa Silvia Semenzin, ricercatrice dell’Università di Madrid; e raccolto i dati su un fenomeno in crescita e che vede come vittime quasi esclusivamente le donne.
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L’intelligenza artificiale può essere utilizza anche per combattere la disinformazione: è il caso di AI4TRUST, un progetto finanziato dall’Unione Europea a cui partecipa anche Sky TG24 e di cui questo articolo fa parte.
Fonte : Sky Tg24