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Giorgia Meloni: “Il ministro Sangiuliano mi garantisce che Maria Rosaria Boccia non ha avuto accesso a nessun documento riservato, particolarmente per quello che riguarda il G7 e soprattutto mi garantisce che neanche un euro degli italiani e dei soldi pubblici è stato speso per questa persona”. Ma la stessa collaboratrice in serata pubblica su Instagram i documenti in questione, smentendo di fatto la premier.
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“Ho parlato con il ministro Sangiuliano soprattutto per le questioni che interessano il profilo del governo e mi dice che effettivamente lui aveva valutato la possibilità di dare a questa persona un incarico di collaborazione non retribuito, poi ha fatto una scelta diversa, ha deciso di non dare quell’incarico di collaborazione per chiarire alcune questioni. Mi garantisce che questa persona non ha avuto accesso a nessun documento riservato, particolarmente per quello che riguarda il G7 e soprattutto mi garantisce che neanche un euro degli italiani e dei soldi pubblici è stato speso per questa persona. E queste sono le cose che a me interessano per i profili di governo, poi il gossip lo lascio ad altri perché non ritengo di doverlo commentare io”. Sono le parole della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni che, ospite di ‘4 di Sera’, su Rete4, ha commentato il caso politico che da giorni agita il Ministero della Cultura guidato da Sangiuliano, uomo al centro di un imbarazzante affaire riguardante una sua presunta assistente al ministero, Maria Rosaria Boccia.
La stessa Boccia è poi intervenuta in serata pubblicando sul proprio profilo Instagram i sopracitati le immagini dei ‘documenti riservati’ relativi alla Riunione dei Ministri della Cultura del G7 in programma a Napoli dal 19 al 21 settembre.
Il caso Boccia-Sangiuliano
Tutto era partito da un post pubblicato sul social media dall’imprenditrice, e auto-definita presidente di Fashion Week Milano, nel quale la donna aveva annunciato di essere stata nominata “Consigliere per i grandi eventi” dal Ministro della Cultura. Sangiuliano, dal canto suo, aveva immediatamente smentito, ma Boccia sui suoi profili social aveva rilanciato. Nei giorni seguenti erano poi spuntate delle foto e screenshot che dimostravano che effettivamente tra il dicastero e la signora Boccia delle comunicazioni erano avvenute.
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Ad inguaiare il Ministro ieri è stata poi la diffusione da parte di Dagospia di una mail dalla quale si evince che Boccia non sarebbe una figura esterna al ministero, anzi. Il 5 giugno il sovrintendente del parco archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel, aveva inviato una mail a figure di primo piano dello staff del ministro e a una serie di altri destinatari, tra cui Boccia. Il messaggio conteneva informazioni riservate sulla tappa di Pompei del G7 della Cultura. Nel testo della mail emergeva che Boccia avrebbe effettuato insieme al ministro Sangiuliano una “visita con sopralluogo agli scavi in data 3 giugno”. Ma a che titolo la donna si trovava insieme al ministro? E perché ricevette quella mail? Domande alle quali né Sangiuliano né il suo staff hanno ancora saputo rispondere.
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Fonte : Fanpage