Affitti brevi, come funziona la nuova banca dati

Affitti brevi, si cambia. Il 3 settembre, con la pubblicazione del relativo avviso sulla Gazzetta ufficiale, sarà attivata la Banca dati delle strutture ricettive (Bdsr), la piattaforma sulla quale dovrà obbligatoriamente iscriversi chi vorrà mettere in affitto la propria casa per brevi periodi, inserendo tutte le informazioni catastali e le certificazioni sugli impianti a norma. Per iscriversi è necessario essere in possesso del codice identificativo nazionale (Cin) per gli affitti brevi.

Lo riporta in una nota il ministero del Turismo guidato da Daniela Santanchè, che ritiene l’innovazione “un passo importante per garantire legalità, piena trasparenza agli utenti, favorire l’emersione del sommerso e dell’evasione fiscale e maggior qualità dei servizi offerti ai turisti”. Per Santanchè la riforma è “epocale”, considerando che le agenzie viaggio online si stanno adeguando alle nuove normative e non proporranno più ai propri clienti strutture sprovviste del Cin. Il codice identificativo nazionale degli affitti brevi è stato istituito nel 2023 allo scopo di sostituire i codici di riconoscimento regionale e di censire e tracciare tutte le locazioni turistiche per periodi inferiori ai trenta giorni.

Come ci si iscrive

Secondo quanto riferito dal ministero del Turismo, dovranno richiedere il Cin tutti i titolari o i gestori delle strutture turistico-ricettive alberghiere ed extra-alberghiere, delle unità immobiliari a uso abitativo destinate a contratti di locazione per finalità turistiche e di quelle destinate alle locazioni brevi, compresi coloro già chiamati a possedere ed esporre il codice regionale o provinciale. Le case religiose di ospitalità no profit non saranno soggette all’obbligo, considerata l’attività di ospitalità svolta a titolo meramente gratuito.

Sarà possibile richiedere il proprio Cin accedendo alla piattaforma preposta dal ministero attraverso l’utilizzo dello Spid (il sistema pubblico di identità digitale) o della carta d’identità elettronica (Cie) e, controllati i dati relativi alla struttura o locazione di propria pertinenza, procedendo con l’istanza. Dal momento della pubblicazione dell’avviso, i soggetti interessati avranno 60 giorni per richiedere il codice (saranno 120 per chi già possiede quello regionale o provinciale, 30 per chi lo otterrà dal 3 settembre in poi), che dovranno obbligatoriamente esporre all’interno della struttura.

Fonte : Wired