Lotta al cambiamento climatico e alla violenza di genere, nasce il podcast The Dreamers

È una squadra tutta al femminile che unisce Bologna alla Puglia quella che ha ideato e realizzato la serie di podcast dedicata all’ambiente, all’intimità violata, allo spazio civico e alla disabilità. “The Dreamers”, un’etichetta che è tutto un programma, incarna il desiderio di raccontare l’evoluzione dell’attivismo attraverso il confronto tra chi ha provato e prova ogni giorno a cambiare un po’ il mondo.

Il progetto nato dalla collaborazione tra The Good Lobby Italia e Period Think Tank, due organizzazioni non profit che si battono per i diritti e l’uguaglianza, con la collaborazione di Radio Bullets, è finanziato dalla Missione degli Stati Uniti in Italia.

L’iniziativa si prefigge l’obiettivo di dare voce ad azioni per cause che sono spesso ignorate o poco rappresentate. Una raccolta di quattro podcast che mira a generare una conversazione proficua di advocacy civile in nome dei diritti in un momento storico in cui si è più proiettati a salvaguardare i propri interessi dimenticando i disagi che non ci riguardano direttamente.

Il primo dei quattro appuntamenti si focalizza sul cambiamento climatico e viene affrontato da Ivan Novelli, presidente di Greenpeace Italia, Laura “Ella” Paracini, attivista di Ultima Generazione, Ferdinando Cotugno, giornalista ambientale. L’obiettivo è di riflettere sull’efficacia dei metodi e degli strumenti utilizzati, dai sit in ai blocchi del traffico passando per il lancio di vernice lavabile su opere d’arte e monumenti, anche nel confronto tra i movimenti storici e quelli nati di recente. Con la ricercatrice Anna Castiglione si affronta il tema della capacità di mobilitare l’opinione pubblica e ottenere risposte dalla politica delle azioni più radicali.

Potete ascoltare la puntata dedicata a questo tema sul sito di The Good Lobby, oppure su Spreaker, Spotify e Apple Podcast. La seconda sull’intimità violata attraverso la diffusione non consensuale di contenuti intimi si può ascoltare https://open.spotify.com/episode/0rWMSkT2ZtZQTQ1ojAQBS4?si=bc8f4fe11d0f44d8&nd=1&dlsi=59b34bf71b6a45fa e sulle stesse piattaforme. Nel corso di questo secondo appuntamento si discute con la ricercatrice e attivista Silvia Semenzin della campagna “Intimità violate”, grazie alla quale è stato possibile ottenere una prima farraginosa legge che punisce la condivisione non consensuale di materiale intimo. Assieme a Semenzin, che è stata promotrice della campagna, e Zinani, ex direttore associato di Change.org, viene analizzato il ruolo della petizione nel successo di Intimità violate e in altri contesti, così come i rischi e le opportunità offerti dalle piattaforme social per il cambiamento sociale, soffermandosi in particolare sulle collaborazioni con gli “influattivisti”.

Non mancano voci storiche come quella della femminista Lea Melandri e voci di persone “sopravvissute” alla violenza di genere, come Dalya Ally, che dall’esperienza personale ha tratto la forza per diventare attivista, oltre a Guido Scorza, membro del Collegio del Garante per la protezione dei dati personali.

Dopo avere affrontato il tema della lotta al cambiamento climatico e quella contro la violenza di genere, la terza e la quarta puntata saranno invece dedicate ai diritti dei disabili e alla difesa delle libertà di espressione, associazione e partecipazione e della privacy. Saranno pubblicate nel mese di settembre sulle principali piattaforme podcast Spreaker, Spotify e Apple Podcast e sui siti di The Good Lobby e Radio Bullets.

Fonte : Affari Italiani