Allarme truffe online, ecco dove
La Puglia deve far fronte a un’ondata di truffe online. Nell’ultimo anno in questa Regione si sono registrati circa 3000 casi di falsi prestiti, addebiti per spese mai fatte e conti svuotati. Le frodi basate sul furto d’identità, come riporta il Corriere del Mezzogiorno, hanno superato un valore di 13 milioni di euro. La Puglia quindi si piazza al quinto posto nella classifica della Regioni con più truffe. A dirlo è il Rapporto dell’Osservatorio Crif (Centrale rischi intermediazione creditizia).
Il Crif riporta che in Italia le frodi creditizie hanno superato i 150 milioni di euro e le Regioni più colpite sono Lombardia (13,8%), Sicilia (13,1%), Campania (12,7%), Lazio (9,3%) e Puglia (8,9%). Le più comuni sono quelle con importi tra 5.000 e 10.000 euro (+46,7%) o superiori ai 20mila euro (+28,6%).
“Le evidenze del fenomeno delle frodi rivelano purtroppo come i criminali siano sempre più esperti, – spiega Simone Capecchi, direttore esecutivo di Crif, – aiutati anche dalle nuove tecnologie che, da un lato, abilitano attacchi sempre più sofisticati e difficili da identificare a danni di persone e aziende e, dall’altro, permettono di creare identità nuove ma inesistenti per perpetrare la frode creditizia”.
“I player finanziari – prosegue l’esperto – devono quindi continuare a investire per potenziare i sistemi di prevenzione e controllo, facendo leva su analytics e piattaforme digitali avanzate, ad esempio sfruttando le potenzialità offerte dall’AI (intelligenza artificiale), per rendere i processi di onboarding e origination del credito sempre più efficienti e sicuri». Insomma il rischio di ritrovarsi con un prestito mai chiesto, ed accorgersi della truffa dopo aver pagato delle rate, comincia a essere alto”.
I prestiti per l’acquisto di beni e servizi sono le forme di finanziamento più sensibili alle frodi (45,3% di tutti i casi nel 2023). Aumentano le frodi legate a prestiti personali (+14%) con un importo medio che supera i 13.500 euro. Aumentano le vittime tra gli over 60 (+9,7%) mentre calano negli under 30 (-12%). La più colpita resta la fascia 35-50 anni. Un rapporto del ministero dell’Economia e Finanza riferisce che le tecniche più utilizzate da truffatori online sono malware, phishing, trashing e il boxing. In questi casi i malviventi cercano informazioni personali tra la spazzatura o nella buca delle lettere.
Fonte : Affari Italiani