Ci sarebbero Apple e Nvidia tra le big tech pronte a ergersi a protagoniste del nuovo round di finanziamento di OpenAI, una tornata potenzialmente in grado di portare il valore della società produttrice di ChatGPT a superare i 100 miliardi di dollari. Lo sottolinea l’agenzia stampa Reuters, citando tre le fonti testate quali il Wall Street Journal e Bloomberg.
Le intenzioni del colosso di Cupertino e del gigante dei chip di Santa Clara sono state portate peraltro a galla a pochi giorni di distanza da quelle della società di venture capital Thrive Capital. Dovrebbe essere proprio quest’ultima, già in passato finanziatrice della startup fondata nel 2015 dall’attuale amministratore delegato Sam Altman insieme a Elon Musk, a guidare il nuovo round.
Come già accaduto in passato, OpenAI si dimostra attrattiva e centrale nelle strategie relative all’intelligenza artificiale delle big tech. In particolare in quelle di Apple, che ha già importato ChatGPT sui propri dispositivi a giugno, come parte del più complesso sistema di servizi chiamato Apple Intelligence. Da tale accordo, per la società di Cupertino sarebbe dovuto scaturire un posto di osservatore nel consiglio di amministrazione, declinato a luglio a causa del controllo esercitato dagli enti regolatori globali sugli investimenti delle big tech nelle startup di intelligenza artificiale.
La concreta possibilità che la valutazione di OpenAI scollini quota 100 miliardi è la diretta conseguenza della corsa agli armamenti dell’intelligenza artificiale nata subito dopo il lancio del chatbot della società di San Francisco, arrivato alla fine del 2022. Di lì in poi, tutte le big tech hanno investito miliardi nella tecnologia del momento, nel tentativo di guadagnare terreno rispetto alla concorrenza.
La startup guidata da Sam Altman è stata valutata 80 miliardi di dollari a febbraio, in seguito a un accordo in base al quale essa si era impegnata a vendere le proprie azioni esistenti in un’offerta pubblica d’acquisto guidata proprio da Thrive Capital. Non è emerso quanto investiranno nel nuovo round Apple e Nvidia, né quanto peserà quello di Microsoft, che dovrebbe a sua volta immettere nuovi fondi.
Fonte : Wired