Una remota isola dell’Oceano Indiano sta per diventare il palcoscenico per un intervento di derattizzazione quanto meno radicale. Parliamo di Marion Island, situata circa 2mila chilometri al largo delle coste del Sudafrica, dove il Mouse-Free Marion Project – un programma di conservazione ambientale sostenuto dal Ministero dell’ambiente sudafricano – ha in programma di bombardare (letteralmente) l’isola con topicidi, in un estremo tentativo di salvare le colonie locali di albatri dalle fameliche attenzioni di una comunità di topi cresciuta ormai fuori controllo.
L’isola di Marion è stata per millenni un paradiso incontaminato, dove nidifica una ricchissima varietà di uccelli marini (e non), molte delle quali sono oggi sono a rischio di estinzione. Tra queste, l’iconico albatro urlatore (Diomedea exulans), classificato come vulnerabile dall’Unione internazionale per la conservazione della natura (Iucn), e detentore del record per la più grande apertura alare tra gli uccelli. Si stima che circa un quarto della popolazione mondiale di albatri urlatori risieda a Marion Island, e la loro scomparsa dall’isola metterebbe quindi seriamente a rischio la sopravvivenza dell’intera specie.
Questo ecosistema ricco e isolato è oggi in pericolo a causa dei topi : roditori introdotti involontariamente dall’uomo nel diciannovesimo secolo, che sull’isola hanno trovato un ambiente perfetto per riprodursi e prosperare, e che a seguito dei cambiamenti climatici degli ultimi decenni hanno iniziato ad aumentare ulteriormente di numero, devastando le popolazioni di volatili che nidificano a Marion Island.
A detta degli ambientalisti del progetto Mouse-Free Marion Project, i topi hanno ormai iniziato ad attaccare gli esemplari adulti, utilizzando i loro nidi come tane e mettendo seriamente a rischio la sopravvivenza di tutte le specie aviarie dell’isola, che non avendo per secoli nemici naturali non hanno modo di difendersi da questi inediti attacchi.
In passato, si era tentato di tenere a bada la popolazione di topi introducendo dei gatti a Marion Island. Ma l’esperimento è andato storto, e presto gli uccelli si sono trovati ad avere a che fare con circa 2mila gatti selvatici, costringendo le autorità a rimuovere completamente la colonia felina dall’isola. Oggi il tempo stringe, e per questo si è pensato a una nuova strategia, ben più estrema. Il progetto prevede di utilizzare degli elicotteri per sganciare esche avvelenate con topicida su tutto il territorio dell’isola, in modo che ogni singolo topo di Marion Island abbia occasione di mangiarne almeno una.
Le esche e il veleno sono state studiate appositamente per garantirne la palatabilità per i roditori locali, la lunga persistenza nell’ambiente che garantirà di raggiungere l’intera popolazione di topi , e una tossicità calibrata esattamente perché risultino letali per i roditori, ma non intacchino l’ambiente o pongano un rischio per la sopravvivenza degli uccelli. Dopo un primo “bombardamento”, è previsto per un periodo di pausa, e quindi una seconda applicazione delle esche avvelenate, per assicurarsi di estirpare fino all’ultimo topo dall’isola.
Il programma prevede di iniziare le operazioni nell’inverno del 2027. Nel frattempo, il Mouse-Free Marion Project ha lanciato una raccolta fondi per finanziare l’impresa, che dovrebbe costare la bellezza di 29milioni di dollari per essere portata a termine. Per chi volesse partecipare, il sito dell’iniziativa contiene tutte le informazioni necessarie.
Fonte : Today