I libri da non perdere a settembre: Gamberale, Carrère, McBride e le declinazioni dell’amore

Trascorso un mese di agosto da tradizione un po’ sottotono – ma capace comunque di regalare alcune uscite molto interessanti – gli editori approcciano settembre con i ‘carichi da 90’. Tra i diversi romanzi in uscita nelle prossime settimane, fil rouge ideale è quello che collega l’idea di amore a tutte le sue declinazioni.

Jean-Baptiste Andrea in Vegliare su di lei (La Nave di Teseo) pone i riflettori su una storia d’amore anomala, quella tra un apprendista scultore affetto da nanismo e la giovane erede di una importante famiglia, tra le più potenti della Liguria. Edoardo Vitale nel suo Gli straordinari (Mondadori) sceglie invece di raccontare la vicenda di una coppia che ha superato gli anni della crisi aggrappandosi all’amore, ha avuto successo e fatto carriera, ma deve fare i conti con un mondo del lavoro che non dà tregue e l’incubo costante delle scadenze da rispettare. La fine dell’amore e della vita condivisa è al centro del nuovo romanzo di Diego De Silvia, I titoli di coda di una vita insieme, nel quale l’autore sceglie di raccontare speranze, delusioni, felicità sepolte e quel complicato groviglio di sentimenti che accompagnano sempre una separazione sentimentale.

Parla di amicizia e solidarietà femminile Un grido di luce di Abi Daré (Nord). La scrittrice nigeriana mette al centro della narrazione due protagoniste forti, dal coraggio esemplare: è un viaggio, il loro, sull’importanza di trovare la propria voce e restituirla a chi non ce l’ha o ancora non sa di averla. Molto atteso è Dimmi di te, ultima fatica di Chiara Gamberale edita da Einaudi, nella quale l’autrice si fa portavoce dei nostri segreti più profondi, orchestrando un’indagine in forma di romanzo sul modo impacciato, tenace e incosciente con cui rimaniamo in bilico tra i sogni che avevamo e la vita che realmente facciamo.

Tra i titoli più attesi anche l’ultimo libro di James McBride edito da Fazi editore: L’emporio del cielo e della terra, in uscita il 10 settembre, è il romanzo statunitense più importante dell’anno, tra i preferiti di Barack Obama e ai primi posti in classifica oltreoceano per più di trenta settimane consecutive. Un’opera ambientata in un quartiere abitato principalmente da persone di colore e immigrati ebrei, incentrato sul razzismo e sulla giustizia, capace di unire la carica drammatica e l’ironia di Demon Copperhead di Barbara Kingsolver e la potenza narrattiva di Colson Whitehead in La ferrovia sotterranea. Adelphi continua il suo impegno a diffondere l’opera di Emmanuel Carrère pubblicando Ucronia, uscito in Francia nel 1986: un sorta di riflessione su quel genere letterario di fantascienza che ha vissuto i suoi fasti con il maestro del genere Philip K. Dick.

Meritano di essere menzionati anche Maree, opera prima di Sara Freeman edita da Elliot, meditazione sobria e viscerale sulla natura dell’individualità, dell’intimità e delle narrazioni private che modellano le nostre vite, e L’ora di felicità di Cristina Frascà (Garzanti), storia di una professoressa precaria con due difetti: essere impicciona (per aiutare gli altri) e mettersi in situazioni complicate.

Vegliare su di lei (La Nave di Teseo)

(Jean-Baptiste Andrea; data di uscita: 3 settembre). Nel grande gioco del destino, Mimo sembra proprio aver ricevuto le carte sbagliate. Affetto da nanismo, nato in una famiglia poverissima, diventa sin da giovanissimo l’apprendista di un mediocre scultore di pietra dedito più all’alcol che al lavoro. Mimo passa le giornate chiuso in bottega, divenendo però sempre più consapevole del potenziale e del talento che sono racchiusi nelle sue mani.

Viola Orsini, invece, è l’erede di una famiglia importante, tra le più potenti di tutta la Liguria, e trascorre l’infanzia e l’adolescenza tra gli agi e le comodità, ma ha troppa ambizione per potersi rassegnare a vivere una vita di ozio e noia. A tredici anni si trovano, si sfiorano, si riconoscono e giurano solennemente di non lasciarsi mai. Su di loro, però, incombono i loro stessi corpi e le differenze di ceto, che sembrano precludere ogni possibilità ai due innamorati.

Un grido di luce (Nord)

(Abi Daré; data di uscita: 3 settembre). Non è una notte come tutte le altre. Domani, Adunni andrà a scuola. Tia ha lottato a lungo per dare a quella ragazzina brillante e coraggiosa la possibilità di lasciarsi alle spalle la miseria di Ikati, il villaggio nigeriano in cui è nata e cresciuta, per inseguire il suo sogno più grande: studiare, per costruirsi un futuro diverso e, un giorno, insegnarlo anche alle altre bambine che, come lei, sarebbero altrimenti relegate al ruolo di moglie e madre, senza prospettive né istruzione.

Eppure, adesso che la guarda dormire, tutto ciò cui Tia riesce a pensare sono le parole che ha origliato per caso pochi giorni fa, mentre faceva visita alla madre gravemente malata. Perché, da quelle parole, è chiaro che la madre le ha mentito per vent’anni, nascondendo un segreto che potrebbe cambiare per sempre la sua vita.

Ucronia (Adelphi)

(Emmanuel Carrère; data di uscita: 3 settembre). Emmanuel Carrère dedica una riflessione all’ucronia, genere di narrativa fantastica di cui ripercorre le tappe salienti – dall’Ottocento fino a Sarban e all’Uomo nell’alto castello di Philip K. Dick – e ne addita le perturbanti implicazioni: chi ci garantisce che i documenti, pur autentici e affidabili, che fondano la storia ufficiale non mentano? I regimi totalitari non hanno del resto spietatamente adottato la tecnica ucronica, giungendo a imporre una storia controfattuale?

Gli straordinari (Mondadori)

(Edoardo Vitale; data di uscita: 10 settembre). Nico ed Elsa si sono conosciuti durante gli anni dell’università, a Roma. Mentre il paese era paralizzato dalla crisi economica e i loro coetanei andavano all’estero per cercare lavoro o per trovare se stessi, si sono innamorati sfacciatamente e a quell’amore si sono aggrappati come a una scialuppa durante una tempesta. Dopo qualche anno di appartamenti condivisi e lavori precari, sono stati assunti da pANGEA, una multinazionale che si occupa di sviluppo sostenibile e transizione ecologica: in pratica, di aiutare i brand ad apparire più etici e green.

Oggi hanno trentasei anni e grazie al loro talento e ad alcune idee di grande successo. Sono direttori creativi del reparto di Innovazione digitale, vincono premi, hanno comprato e arredato con devozione la loro prima casa, possono permettersi cibo a chilometro zero, viaggi intercontinentali, abbigliamento slow fashion. Ma lavorano senza sosta, sono costantemente connessi e hanno la sensazione di non potersi fermare mai, neppure la notte, quando i progetti e le scadenze si trasformano in incubi.

L’emporio del cielo e della terra (Fazi)

(James McBride; data di uscita: 10 settembre). Anni Trenta. Siamo nel quartiere di Chicken Hill a Pottstown, Pennsylvania, abitato principalmente da persone di colore e immigrati ebrei, tra cui i coniugi Moshe e Chona. Lui è proprietario di un club che decide di aprire anche alle persone di colore, lei gestisce un minimarket. La coppia è profondamente legata alla comunità del quartiere, che aiuta sempre come può. In particolare, i due decidono di aiutare Nate e Addie, che hanno accolto il nipote Dodo dopo la morte della madre.

Dodo è un bambino di dodici anni rimasto sordo in seguito a un incidente domestico, e dopo la morte di sua madre è arrivata una lettera: verrà prelevato dallo Stato per essere mandato in un istituto speciale per ragazzi con problemi. Moshe e Chona decidono di nasconderlo in casa loro. Ma, in seguito a una soffiata, si reca sul posto Doc Roberts, un medico bianco e razzista che finisce per attaccare la donna e violentarla, mentre Dodo, unico testimone, viene portato via dalla polizia sopraggiunta sul luogo.

L’ora di felicità (Garzanti)

(Cristina Frascà; data di uscita: 10 settembre). Quest’anno la prima campanella di settembre ha un suono più dolce per Anna Tosetti. Sembra che, per una volta nella vita, tutto vada a gonfie vele. O almeno è così finché non va tutto a rotoli. Non è ancora una professoressa di ruolo. Ma dopo anni passati a fare supplenze brevissime e sempre con un preavviso praticamente inesistente, ora torna in quella che può considerare a tutti gli effetti la sua classe.

Anna, però, ha un problema tremendo: non sa farsi gli affari propri. Vuole aiutare tutti, ma è anche un vero magnete per i guai. E così, mentre cerca di tirare fuori dai pasticci uno dei suoi studenti che è finito in dei giri loschi, si ritrova di fronte a delle terribili realtà per cui non è proprio preparata. Quando le viene affidato un ragazzo particolarmente problematico, non riesce a lasciare il lavoro a casa e, per aiutarlo, si complica la vita.

I titoli di coda di una vita insieme (Einaudi)

(Diego De Silva; data di uscita: 10 settembre). Fosco e Alice hanno affidato ai loro rispettivi avvocati le parole che non sanno dirsi, lasciandosi. Alice aspira a una conclusione drammatica, come se un grande amore si misurasse dalle ferite, dal male che è possibile farsi. Vuole enfasi, conflitto, palcoscenico. Fosco è più morbido, quasi passivo, incline ad accettare qualsiasi condizione. E alla fine, come in tutte le separazioni, le loro posizioni si tradurranno in documenti mortificanti, che nulla dicono perché nulla sanno di una vita insieme.

Per riscrivere con una dignità diversa i titoli di coda della loro storia, decidono allora di ritirarsi in una casa amata, tra i fantasmi dal passato e di ciò che è stato tradito, che siano gli anni felici dell’infanzia, quel tempo bello in cui s’impara il mondo, gli amici di sempre o il loro stesso legame.

Maree (Elliot)

(Sara Freeman; data di uscita: settembre). Una giovane sconosciuta si aggira tra la spiaggia e la via principale di una ricca città di mare, senza scopo apparente, senza una dimora. È arrivata lì da qualche giorno dopo un viaggio che l’ha allontanata dalla propria famiglia e da una perdita di cui si ritiene responsabile. La presenza del mare, con la sua forza vitale irreprimibile, agisce come elemento di disturbo ma anche come spinta ad andare avanti, come il moto perpetuo della marea che porta a galla i rifiuti per poi ritrarsi.

Così, seguendo un istinto di sopravvivenza contrario alla volontà di annullarsi, la protagonista trova lavoro in un negozio di vini e formaggi locale, il cui amabile e solitario proprietario è stato da poco abbandonato dalla moglie. I due diventano amici e Mara, incoraggiata da questo nuovo legame, inizia a fare i conti con gli errori del passato e i desideri del presente, divisa tra ricreare e disfare sé stessa.

Dimmi di te (Einaudi)

(Chiara Gamberale; data di uscita: 24 settembre). Ci sono momenti, nella vita, che somigliano a una palude: andare avanti sembra impossibile, possiamo solo lasciarci affondare. Succede a Chiara, quando si ritrova madre quasi per caso e si trasferisce con la figlia in un quartiere di famiglie normali, fedeli a regole che lei ha sempre rifiutato. Abituata a vivere come un’eterna adolescente e affamata di emozioni, non sopporta quella quiete fittizia e presto non riesce piú a lavorare, ad amare, a confidare nel futuro.

Ma il casuale incontro con un amico che non vedeva dai tempi del liceo le fa venire un’idea: ricontattare le persone che mitizzava quando adolescente lo era davvero. Per chiedere: e tu? La sopporti, la palude? Sei riuscito a crescere, senza rinunciare a chi sei? Mi spieghi come si fa? Così va a trovare la piú desiderata della scuola, il rappresentante d’istituto rivoluzionario, il bravo ragazzo che forse avrebbe potuto salvarla da sé stessa, il tormentato che a sé stessa la condannava.

Fonte : Today