La Formula 1 è un circus pazzesco che appassiona milioni di spettatori, lo sappiamo bene noi di Sky. Le auto sono sempre più super tecnologiche e per stare al passo anche la televisione deve fare passi da gigante per offrire al telespettatore sempre qualcosa di nuovo. Ospiti di Lenovo abbiamo visitato l’Event Technical Centre in occasione del GP di Monza, un luogo dove regna la tecnologia della casa cinese
Lo show è la cosa più importante e tutto deve essere curato nei minimi particolari. Lo si capisce dalle parole di Pete Samara, Director of Strategic Technical Ventures per la Formula Uno. E lo si percepisce anche quando varchi la soglia della struttura nel cuore dell’autodromo di Monza. Sembra un semplice tendone ma all’interno vige il silenzio, il freddo dell’aria condizionata e la massima professionalità.
All’ETC sembra di stare alla Nasa
In 375 metri quadri ci lavorano 130 persone. Si arriva sempre 10 giorni prima dell’evento e ci vogliono circa 120 ore di lavoro per mettere in piedi tutta la struttura.
Per far sì che lo spettacolo della Formula Uno venga vissuto a 360 gradi dagli oltre 1,5 miliardi di telespettatori di tutto il mondo si piazzano lungo il circuito dai 58 ai 70 km di cavi ottici, 147 microfoni, 38 antenne, 29 videocamere, un elicottero per le riprese aeree e una cable-camera che segue le macchine su tutto il rettilineo. Poi per avere immagini e dati dalle monoposto, si montano una centralina collegata all’ETC, oltre 400 sensori e fino a 5 telecamere. Tutto questo viene poi smontato e rimontato per ogni tappa del circuito. In questo luogo inaccessibile siamo entrati grazie a Lenovo ma senza poter fare foto. Quelle che vedete sono le uniche concesse dall’organizzazione.
Come funziona la messa in onda delle immagini
Una prima regia si fa nel luogo della gara, in questo caso a Monza. Poi entra in gioco un’altra mega struttura che si trova a Biggin Hill, una zona industriale nel sud-est di Londra. Si tratta del Media and Technology Centre della F1, dove lavorano circa 170 persone, ci sono 415 monitor multi-view. E’ praticamente il centro delle trasmissioni tv e radio: è da questo luogo che partono le immagini del circuito internazionale da cui attingono le varie televisioni del mondo. Ed è qui che entra in gioco la tecnologia Lenovo, partner della F1 dal 2022. Grazie ai potenti server, ai dispositivi hardware nonché High-Performance Computing e ai computer Lenovo i dati viaggiano a una velocità impressionante. Così come le workstation per la progettazione CAD e la grafica.
Si calcola che in un singolo weekend di gara si raccolgono fino a 500 terabyte di dati che vengono raccolti e trasmessi dall’Event Technical Centre all’M&TC di Biggin Hill grazie a una fibra da 10 gigabit. Secondo i dati ricevuti da Lenovo, la latenza maggiore riscontrata è stata di 300 millisecondi in occasione del GP d’Australia, di solito si viaggia tra 180-250 millisecondi.
Perché centralizzare le operazioni media in un unico posto
Fino a quattro anni fa, tutta la produzione attraversava il globo di gara in gara, accumulando innumerevoli chilometri nel processo. Oggi, invece, l’intero spettacolo è prodotto al Media and Technology Centre (M&TC). Pete Samara, Director of Strategic Technical Ventures per la Formula Uno: “In precedenza oltre 250 persone avrebbero viaggiato per il mondo per realizzare tutta la produzione, oggi quel numero è stato ridotto a circa 130. Allo stesso modo, il peso della tecnologia itinerante è stato diminuito di 100 tonnellate grazie alla capacità di elaborazione dei dati nel centro di Biggin Hill. Realizzare e distribuire le riprese per le emittenti televisive in 180 mercati nel mondo richiede una tecnologia di alto livello e a prova di errore”.
Lenovo e la sostenibilità in F1
Il circus della F1 sta pensando di passare a un modello tecnologico basato sul consumo, pagando solo per ciò che viene utilizzato. Grazie al Lenovo Device Intelligence (LDI) Plus, un servizio SaaS alimentato dall’intelligenza artificiale si può monitorare il consumo energetico dei dispositivi degli utenti finali. Ma c’è un occhio di riguardo anche per il recupero delle risorse che sono una parte essenziale della sostenibilità nel settore tecnologico, in quanto garantiscono il riciclo e il riutilizzo dei dispositivi al termine del loro ciclo di vita. Scegliendo il Lenovo’ Asset Recovery Service, F1 ha potuto compensare parte del costo di un aggiornamento tecnologico, recuperando il valore delle apparecchiature che vengono riciclate
in modo responsabile. La partnership di Lenovo con F1 ha già visto oltre 800 dispositivi ricondizionati e riutilizzati, evitando così che rientrassero nei 62 milioni di tonnellate di rifiuti elettronici prodotti solo nel 2022.
Fonte : Sky Tg24