Il film più divertente del Festival di Venezia (e perché)

Se c’è una cosa che gli americani hanno davvero capito è che nella vita, così come nel cinema, c’è bisogno di un po’ di sana leggerezza. Ed è proprio la leggerezza la protagonista del nuovo film con George Clooney e Brad Pitt presentato, fuori concorso, al Festival di Venezia 2024. Si intitola Wolfs ed è una commedia d’azione che racconta la storia di due lupi solitari, due “fixer” di professione, cioè persone che come mestiere insabbiano prove di omicidi, fanno sparire corpi, cancellano qualsiasi cosa debba restare taciuta e restare invisibile. I due, però, pur lavorando sempre indipendentemente si ritrovano a dover collaborare in un caso davvero insolito che li porterà a odiarsi, scontrarsi ma, alla fine, a capire il valore della condivisione e della collaborazione. 

Dietro la macchina da presa c’è Jon Watts, l’unico regista che è riuscito a portare a Venezia qualcosa che, finora era mancato del tutto: il divertimento.

Wolfs, infatti, è una ventata d’aria fresca, è l’unico film che, in questa kermesse cinematografica che forse a volte si prende un po’ troppo sul serio, è stato in grado di far ridere chiunque e di farlo per tutte e due le ore di durata del film. L’elemento forte dell’action comedy con Clooney e Pitt, infatti, è proprio la sua comicità che è talmente ben costruita da essere universale, comprensibile a tutti e, proprio per questo, vincente. Una comicità che gli americani sanno usare molto bene nei loro prodotti cinematografici o seriali riuscendo sempre a capire i bisogni del pubblico e, di conseguenza, a soddisfarli in pieno e questo gli va riconosciuto. 

Va detto, però, che questo film non sarebbe stato lo stesso senza un duo irresistibile di protagonisti come George Clooney e Brad Pitt, perfetti nella loro duplice parte di amici/nemici, buoni/cattivi, solitari/socievoli. Le due super star di Hollywood, infatti, dominano la scena alla perfezione e portano sullo schermo un racconto tutto al maschile riuscitissimo che non risulta mai stucchevole, banale o maschilista ma sempre bilanciato, ironico e alla fine anche inaspettatamente profondo. 

La trama si svolge tutta in una notte con dei protagonisti che rappresentano tre generazioni di uomini con tutte le loro contraddizioni e peculiarità diventando specchio di una società dove gli adulti devono lasciare spazio alla generazione z e quest’ultima deve imparare a fidarsi dell’esperienza di chi è più grande.

Senza dubbio Wolfs è il film più divertente del Festival di Venezia ma non è solo questo, è una pellicola che unisce un pubblico di diverse generazioni, è una riflessione su temi attualissimi come l’elogio dell’individualismo estremo che domina la nostra società ma che può diventare anche un’arma a doppio taglio e poi si ride tanto e ridere, al cinema, non è poi così scontato. 

C’è chi lo definirà la “solita americanata” e Wolf lo sarà pure ma a volte, dal cinema, si ha bisogno anche di questo, forse più di quanto si voglia ammettere. 

Voto: 7,5

Il film che rompe i tabù sulle fantasie sessuali delle donne

Fonte : Today