Sullo Ius Scholae è sempre più scontro tra Lega e Forza Italia

“L’Italia è il Paese in Europa nel quale ogni anno vengono concesse più cittadinanze agli stranieri. E la cittadinanza si conquista e non si regala. Quindi la legge attuale va bene così com’è”. Sono le parole di Andrea Crippa, vice-segretario della Lega, intervistato da Affari Italiani sulla nuova apertura di Antonio Tajani, che nelle ultime ore ha rilanciato la proposta di cambiare la legge sulla cittadinanza.

Tajani: “Gli italiani sono a favore della riforma”

“I sondaggi – ha detto il leader di Forza Italia – dicono che gli italiani sono a favore dello Ius Scholae: è una riforma in sintonia con il Paese. Diversissima dallo Ius soli, che è invece una proposta ideologica. Ho dato mandato ai gruppi parlamentari di Forza Italia di studiare il problema della cittadinanza e di preparare una proposta di legge complessiva sia sullo Ius Scholae sia sullo Ius Sanguinis, norma che va rivista perché oggi permette la concessione della cittadinanza a troppi che non vogliono essere veramente cittadini italiani”.

Piccata la risposta del numero due del Carroccio, che ha ribadito la contrarietà ideologica al provvedimento. “La cittadinanza italiana – ha detto Crippa – è un percorso e una persona se la deve guadagnare. L’attuale legge va benissimo. Lo Ius Scholae non è certo una priorità per l’Italia di oggi e, ricordo, non è nemmeno nel programma elettorale con il quale il Centrodestra ha vinto le elezioni politiche nel settembre del 2022. La Lega, sia chiaro, non sarà mai d’accordo a votare lo Ius Scholae o qualsiasi altra proposta che accorci i tempi per concedere la cittadinanza italiana. La legge va bene così com’è ora e non si tocca”.

andrea-crippa-lapresse-2

Lo Ius Scholae – spiega ancora Tahani  – vuol dire dare la cittadinanza italiana dopo un percorso lungo dieci anni di studio certificato e superato con profitto e l’ottima conoscenza della lingua, della storia e della geografia della nostra nazione. A ben vedere, un sistema più severo di quello attuale”. E a Matteo Salvini, che ha ribadito che il tema non è nel programma, Tajani risponde: “Non vuol dire che non ci si può lavorare in modo serio: nell’agenda del centrodestra è prevista l’integrazione economica e sociale dei migranti regolari. Anche Quota 41 non è nel programma, eppure se ne parla. È una causa giusta, di un centrodestra moderno, che guarda al futuro. Convinceremo i nostri alleati”.

Studenti, docenti e genitori approverebbero la riforma

Il mondo della scuola, secondo un sondaggio pubblicato dal portale Skuola.net che ha coinvolto 750 utenti tra studenti, docenti e genitori, propende per il “sì” a un’eventuale riforma. L’idea di legare il riconoscimento della cittadinanza alla conclusione di un determinato ciclo di studi (presumibilmente la terza media) per quei giovani nati qui o giunti in Italia prima del compimento del dodicesimo anno d’età, convince il 62 per cento degli intervistati, che si schiera a favore della riforma. Una quota nettamente inferiore. Il 23 per cento, pur essendo tendenzialmente a favore dello Ius Scholae, vorrebbe invece conoscere prima i dettagli della proposta finale.

Fonte : Today