Fabrizio Longo, 62 anni, direttore di Audi Italia, è morto sabato 31 agosto in un incidente in montagna. Il manager a capo delle operazioni italiane della casa automobilistica, esperto alpinista e appassionato di escursioni, è precipitato mentre stava percorrendo in solitaria la via ferrata di Cima Payer, nell’area dell’Adamello, tra il Corno di Lago Scuro e la Punta Pisgana, a circa 3.000 metri di altitudine. Le dinamiche dell’incidente sono ancora in via di chiarimento.
Secondo le prime ricostruzioni, una persona presente nella zona ha assistito alla caduta e ha immediatamente allertato i soccorsi. La chiamata al numero unico per le emergenze 112 è arrivata intorno alle ore 13.15. I soccorritori hanno individuato il corpo di Longo circa 200 metri sotto la cima. Le operazioni di recupero, rese complicate dal terreno impervio, sono state effettuate dal soccorso alpino di Pinzolo con l’ausilio di un elicottero della Protezione Civile. Purtroppo, i soccorritori non hanno potuto fare altro che constatare il decesso del manager.
Nato a Rimini nel 1962, Fabrizio Longo aveva conseguito una laurea in Scienze Politiche e vantava una lunga e brillante carriera nel settore dell’automotive. Aveva iniziato il suo percorso professionale nel 1987 in Fiat, dove aveva ricoperto vari ruoli nell’area marketing, fino a diventare vicepresidente delle vendite per l’Europa. Successivamente, ha assunto ruoli di responsabilità in Aprilia, Toyota Italia e Bmw Italia, prima di approdare, nel 2013, alla direzione di Audi Italia. Sotto la sua guida, la casa automobilistica tedesca ha consolidato la sua posizione sul mercato italiano. Longo era un manager molto apprezzato dall’intero settore automotive, sia per le capacità professionali che per l’approccio umano.
Longo nutriva una grande passione per le montagne, tanto che Audi Italia si era legata alla Federazione italiana sport invernali. Ma era anche una persona di grande sensibilità rispetto alle trasformazioni della tecnologia, dell’innovazione e con un grande curiosità verso il futuro. Un approccio che aveva trovato grande sintonia con la filosofia di Wired, tanto da aver voluto legare nel tempo i due brand in un consolidato e proficuo percorso insieme, in tanti progetti tra cui il Wired Next Fest. Nel 2016 Longo aveva partecipato in prima persona al Wired Next Fest, portando sul palco la sua esperienza e la sua visione sul futuro dell’automotive.
Fonte : Wired