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C’è chi come Cesare Cremonini ricorda via social quando partecipò al concerto degli Oasis nel 1997 e il plettro di Noel Gallagher gli cadde sul palmo della mano. C’è chi, invece, come Luca Argentero, Michela Giraud o Zerocalcare che racconta ai follower la tristezza nel non essere riusciti ad acquistare un biglietto per la band inglese. Tra file virtuali interminabili e sold out della data un istante prima dell’acquisto, non sono i soli che hanno fallito nell’impresa.
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Una canzone degli Oasis si intitola Stop Crying Your Heart Out ma per i fan della band che non sono riusciti ad acquistare i biglietti per la loro reunion sarà impossibile “smettere di piangere a dirotto“. Sui social tanti personaggi del mondo dello spettacolo hanno raccontato le peripezie per avere la chance di vedere i fratelli Gallagher in concerto. Da Zerocalcare a Luca Argentero, in tanti si sono lamentati di essere rimasti a mani vuote. Sui social anche lo sfogo di Michela Giraud: “Non ce l’ho fatta. Storia di un fallimento“. Cesare Cremonini, intanto, ricorda un aneddoto sulla band inglese: “Presi il plettro di Noel tra 4mila persone“.
Zerocalcare: “Sono un millenial medio e voglio sentire gli Oasis”
“Stamattina a Venezia avrei dovuto vedere Campo di battaglia di Gianni Amelio, ma non sono riuscito a entrare perché ho avuto un impedimento: trovare i biglietti degli Oasis perché alle 10 è partita la prevendita“. Inizia così il racconto di Zerocalcare sui social, anche lui bloccato nelle interminabili code virtuali. “Sono un millenial medio e sono in fissa con gli Oasis” chiarisce. Il fumettista romano spiega di essere stato così in agitazione da aprire due account alle 6 di questa mattina in modo da riuscire nell’impresa e “per avere più possibilità“. Zerocalcare indica per due volte il suo numero di cellulare, così gli arriva un messaggio di errore dal sito. Rimedia aggiungendo quello di sua madre che, però, è convinta che il codice ricevuto via sms sia una truffa. “C’ho messo cento anni, avevo mezzo milione di persone davanti a me. Continuava a darmi il messaggio di errore ” conclude il fumettista, rimasto a mani vuote.
Luca Argentero e Michela Giraud senza biglietto per gli Oasis
Prima 79 mila utenti prima di lui, poi 40 mila e infine 19 mila: “Sono in quella fase in cui tutte queste persone mi sembrano poche…” scrive Luca Argentero che sui social ha condiviso passo passo il tentativo di acquistare i biglietti del concerto. Alla fine però, desiste: “Una mattinata di attesa e poi niente check-out. Sito impallato. Ciao Oasis, è stato bello lo stesso“.
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Stessa sorte è toccata a Michela Giraud, la stand up comedian che ha passato tutto il giorno incollata al suo pc. I suoi sforzi, documentati in un carosello di foto e video condiviso sul suo profilo Instgaram, si sono rivelati vani. “Oasis, fotostoria di una tragedia” scrive a corredo del post.
Cesare Cremonini: “Il plettro di Noel mi cadde nel palmo della mano”
Il 16 novembre del 1997 Cesare Cremonini si trovava insieme al suo batterista Alessandro al concerto degli Oasis al Forum di Assago a Milano. Il cantante, in questi giorni, ha ricordato sui social quei momenti con un lungo messaggio e un video. “A fine concerto Noel prima di lasciare il palco tornò indietro accompagnato dal feedback della chitarra e lanciò il suo plettro tra il pubblico – scrive Cremonini – Alzammo lo sguardo a bocca aperta ed occhi chiusi, come pulcini, in 4 mila nello stesso istante. Il plettro volò nell’aria con una traiettoria curva e tagliente e cadde precisamente nel palmo della mia mano. Strinsi il pugno, lo guardai e fui travolto dall’onda del pubblico che stava atterrando tutto assieme verso di me. Esplosioni di gioia“. I due non riuscirono a prendere il treno di ritorno e rimasero a dormire sulle panchine di fronte alla stazione. “Strinsi quel plettro fra le mani, pensando per tutta la notte: ‘è un segno’ – conclude l’artista – Due anni dopo ero in tour nei palasport con la mia band“.
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Fonte : Fanpage