Al Festival di Venezia è arrivato il giorno di Jude Law. L’attore inglese, infatti, è tornato a calcare il red carpet del Lido veneziano per presentare il suo nuovo film The Order, un thriller sul tema del neonazismo diretto da Justin Kurzel e basato su fatti realmente accaduti. Per entrare nel vivo del racconto bisogna fare un passo indietro nel tempo e tornare al 1984 spostandosi geograficamente nel nordovest degli Stati Uniti in una piccola cittadina dell’Idaho. Qui, un gruppo di emergenti e radicali terroristi inizia a dominare il territorio guidato da un leader radicale e carismatico, Bob Mathews, che trama una devastante guerra contro il governo degli Stati Uniti e punta a ristabilire la supremazia dei bianchi. Per fermare questa imminente strage viene reclutato un solitario ed esperto agente dell’FBI vicino alla pensione che sarà cruciale per lo sviluppo degli eventi e dovrà fare i conti con il suo passato e i suoi lati più oscuri per risolvere il caso. L’agente in questione è Jude Law e la sua interpretazione sullo schermo è, come sempre, impeccabile.
Il film, oltre che ispirarsi a fatti e personaggi realmente accaduti prende spunto anche dal libro inchiesta “The silent brotherhood” di Kevy Flynn e Gary Gerhard che analizza il fenomeno dei giovani estremisti di destra con l’obiettivo di distruggere la democrazia. Dall’altro lato della medaglia c’è il lavoro delle forze dell’ordine che cerca di difenderla e fermare l’ascesa del terrorismo. Ed è proprio questa divisione netta tra chi lotta per la democrazia e chi, invece, si batte per distruggerla a dominare il film creando un dualismo continuo tra bene e male, giustizia e criminalità, sottomissione e sfrontatezza che da un lato affascina e intrattiene, dall’altro spaventa.
The Order è un film fatto bene ma che non ha le caratteristiche per eccellere. Forse è eccessiva la sua lunghezza e ridondanti alcune scene e i temi trattati non poi così originali ma, tutto sommato, questo lungometraggio convince non solo per la sua buona struttura ma soprattutto per il momento storico in cui sceglie di trattare alcuni temi. Dopotutto, The Order, racconta un lato oscuro dell’America degli anni ’80 che minaccia, ancora oggi, di tornare a galla e anche se la sua storia è ambientata 40 anni fa, è molto più attuale di quanto possa sembrare.
Il film di Justin Kurzel deve molto all’interpretazione dei suoi protagonisti. Oltre a Jude Law, che è sempre una certezza, a splendere più di tutti sullo schermo è l’attore che interpreta il cattivo della storia, Nicholas Hoult, che fa un lavoro minuzioso e credibilissimo nell’entrare nella mente e nel corpo di un estremista, fanatico e leader di un nascente gruppo basato su ideali di supremazia bianca e violenza.
Intenso, oscuro, drammaticamente realistico, The Order è un film che non punta a vincere il Festival di Venezia ma, forse, farà una cosa ancora più importante: far riflettere il pubblico e, a volte, basta questo.
Voto: 6,4
Fonte : Today