L’equivalente asiatico del Nobel è stato assegnato a quattro individui e un movimento provenienti da Bhutan, Indonesia, Giappone, Vietnam e Thailandia. Tra i premiati: Karma Phuntsho per il suo contributo al patrimonio culturale del Bhutan, Miyazaki Hayao per l’impatto dell’animazione sull’umanità, il Movimento dei Medici Rurali in Thailandia per l’impegno nella salute pubblica. La cerimonia si terrà il 16 novembre a Manila.
Manila (AsiaNews) – I vincitori di quest’anno del 66° Premio Ramon Magsaysay – istituito nel 1958 e riconosciuto come la più alta onorificenza asiatica che celebra la grandezza di spirito e la leadership trasformativa incarnate dal suo omonimo – provengono da Bhutan, Giappone, Thailandia, Vietnam e Indonesia. Oggi la Fondazione (RMAF) ha annunciato i destinatari dell’edizione 2024. “Siamo orgogliosi di annunciare i destinatari di quest’anno del più importante premio e della più alta onorificenza asiatica, i Ramon Magsaysay Awardees 2024”, ha dichiarato la RMAF. Il Consiglio di Amministrazione della RMAF ha dichiarato che quest’anno riceveranno il riconoscimento quattro persone e un movimento: Karma Phuntsho del Bhutan, Farwiza Farhan dell’Indonesia, Miyazaki Hayao del Giappone, Nguyen Thi Ngoc Phuong del Vietnam, e il Movimento dei Medici Rurali della Thailandia.
La selezione di Phuntso del Bhutan si basa sul “suo inestimabile e duraturo contributo per armonizzare la ricchezza del passato del suo Paese con le diverse situazioni e prospettive del suo presente, ispirando i giovani bhutanesi a essere orgogliosi del loro patrimonio e fiduciosi nel loro futuro”. Il giapponese Hayao è stato considerato invece per “il suo impegno di tutta una vita nell’uso dell’arte, in particolare dell’animazione, per illuminare la condizione umana, lodando in particolare la sua devozione per i bambini come tedofori dell’immaginazione, ai quali ha trasmesso la luce e la scintilla della sua”.
Il RMAF onora inoltre il Movimento dei Medici Rurali della Tailandia per “il loro storico e continuo contributo alla salute della popolazione e, forse altrettanto importante, al loro riconoscimento e realizzazione come cittadini con diritti fondamentali”. Il Movimento dei medici rurali della Tailandia si è guadagnato il riconoscimento in quanto sostiene i poveri delle campagne. La vietnamita Phuong è rinomata per “il suo spirito di servizio pubblico e il messaggio di speranza che continua a diffondere tra la sua gente”. Secondo la RMAF, il suo lavoro “serve come monito per il mondo ad evitare la guerra ad ogni costo, poiché le sue tragiche ripercussioni possono arrivare molto lontano nel futuro”. La RMAF ha anche sottolineato che Phuong offre “la prova che non è mai troppo tardi per riparare agli errori della guerra e ottenere giustizia e sollievo per le sue sfortunate vittime”.
Farwiza Farhan, indonesiana, è stata premiata quest’anno come leader emergente. Il suo riconoscimento deriva dalla “profonda comprensione del legame vitale tra natura e umanità, dal suo impegno per la giustizia sociale e la cittadinanza responsabile attraverso il lavoro con le comunità forestali e dalla promozione di una maggiore consapevolezza della necessità di proteggere il cuore pulsante e i polmoni delle ricche ma minacciate risorse naturali del suo Paese e dell’Asia”.
Ogni vincitore del Premio Ramon Magsaysay riceve un medaglione con l’immagine del defunto Presidente, un certificato con la sua citazione e un premio in denaro. Il 16 novembre 2024, al Teatro Metropolitan di Manila, avrà luogo la 66a cerimonia di consegna dei Premi Ramon Magsaysay, che renderà ufficialmente onore ai premiati. Ogni anno, individui e organizzazioni in tutta l’Asia ricevono il premio, equivalente del Nobel per l’Asia, per aver dimostrato lo stesso servizio disinteressato e la stessa leadership che hanno caratterizzato la vita dell’amato leader filippino, settimo presidente delle Filippine.
“Coloro che osano immaginare un mondo migliore e si dedicano a trasformare questa visione in realtà danno forma al futuro”, ha dichiarato il presidente della RMAF Cheche L. Lazaro. “Affrontando sfide sociali critiche e proponendo soluzioni innovative nelle loro comunità, ci hanno dimostrato che la creazione di un cambiamento positivo non è solo una possibilità, ma una responsabilità condivisa”, ha aggiunto. “Rendiamo onore ai destinatari di quest’anno, la cui tenacia in mezzo alle avversità riflette l’essenza stessa del Premio”, ha dichiarato la Presidente dell’RMAF Susanna B. Afan, la quale ha spiegato che da oltre sessant’anni il Premio celebra coloro che “sfidano lo status quo con integrità affrontando con coraggio le ingiustizie sistemiche, trasformano settori critici attraverso soluzioni innovative che guidano il progresso della società e affrontano questioni globali urgenti con incrollabile resilienza”.
Fonte : Asia