Turista violentata dopo la festa in spiaggia: “Ipotesi droga dello stupro”

Gli investigatori sono al lavoro per cercare di individuare gli autori dello stupro di gruppo subito da una studentessa americana di 19 anni che si trovava a Ravenna nell’ambito di uno scambio culturale. La giovane, dopo l’accaduto è ripartita per gli Usa (probabilmente su consiglio dei genitori) e questo rende più difficile la comunicazione con gli inquirenti che stanno seguendo il caso.

L’ipotesi degli investigatori

Secondo le ricostruzioni dei carabinieri del nucleo Investigativo coordinati dal pm Lucrezia Ciriello, la diciannovenne era stata agganciata domenica scorsa, durante una festa che si stava svolgendo in uno stabilimento balneare di Punta Marina Terme, da una serie di individui che non sono ancora stati identificati. Successivamente sarebbe stata portata in città, nel luogo in cui è avvenuta la violenza. Al momento l’ipotesi è che la giovane sia stata annichilita con l’utilizzo di sostanze stupefacenti, forse proprio la famigerata “droga dello stupro”, che le potrebbe essere stata mescolata di nascosto in un drink. Si tratta di sostanze spesso inodore e insapore che possono essere reperite sul dark web a poche decine di euro. In alcuni casi sono contenute in farmaci di uso comune come ansiolitici (che contengono benzodiazepine) e calmanti.

Al vaglio degli inquirenti ci sono ora le testimonianze di diversi presenti alla festa, oltre alle registrazoni delle telecamere di sorveglianza dello stabilimento e quelle disseminate lungo il percorso. Tra le persone ascoltate, anche la ravennate che aveva ospitato la ragazza americana nella sua abitazione per lo scambio. Al momento è aperto un fascicolo contro ignoti per “violenza sessuale di guppo”.

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Fonte : Today