L’attore, nel descrivere la paura come un sentimento inevitabile nell’essere umano e nella carriera di interpreta, ha regalato immagini cariche di emozioni alla platea di giovani colleghi. “Ho avuto la fortuna di poter lavorare con registi che sono stati in grado di comprendere la persona al di là dell’attore, di accettare l’essere umano che si nasconde dietro la macchina da presa e accoglierne la paura” ha raccontato.
L’antidoto per affrontare la paura, che accomuna tutti gli esseri umani, e per impedire che diventi un limite invalicabile, è abbandonarsi ad essa attraverso la propria umanità, e soprattutto la passione per l’arte cinematografica. “Attraverso la passione siamo in grado di liberarci di ciò che non è essenziale, immergendoci in ciò che siamo e facciamo, perdendo il controllo di noi stessi”, ha spiegato Favino. “Il nostro lavoro è costruire quel passo che ci consente di tuffarci nella paura e oltre di essa”.
Nel talk, l’attore ha anche elargito consigli sulla preparazione dei ruoli e sulle modalità migliori per affrontare le sfide dei provini: “Il primo mattone per costruire un personaggio è leggere la
sceneggiatura come se non fossi tu a recitare. Ai provini, il mio invito è di presentarsi come si è, perchè molto spesso ti scelgono per come esci dalla porta”
Fonte : Sky Tg24