Il onda oggi, sabato 30 agosto 2024, dalle 21.40 su Nove, documentario “Unabomber” propone una visione approfondita di due storie parallele, che, seppur divise da un oceano, condividono un inquietante legame fatto di paura, mistero e sofferenza. Dall’Unabomber Theodore Kaczynski al misterioso Unabomber italiano: attraverso interviste, ricostruzioni e analisi, il film si addentra nell’oscurità che ha guidato le azioni di due pericolosi criminali.
Unabomber: la storia raccontata dal documentario
Il nome “Unabomber” evoca due realtà criminali distinte ma altrettanto inquietanti, una americana e l’altra italiana. Le azioni di questi due individui hanno sconvolto l’opinione pubblica e dominato le cronache tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni 2000. A questi due criminali è dedicato il documentario intitolato “Unabomber”, scritto da Luciano Palmerino, Giuseppe Rinaldi e Valentina Magrin, e diretto da Alessandro Galluzzi.
La figura dell’Unabomber americano risponde al nome di Theodore Kaczynski, noto per aver condotto una campagna di terrore inviando pacchi bomba in una crociata personale contro la tecnologia. La sua furia, che mirava soprattutto a università e compagnie aeree, gli valse il soprannome dato dall’FBI: “University and Airline Bomber”. Kaczynski, un brillante matematico afflitto da schizofrenia, abbandonò il suo ruolo di docente all’Università di Berkeley all’età di 27 anni, e negli anni ’70 iniziò una serie di attentati che si protrassero fino al 1995. Con tre vittime e ventitré feriti al suo attivo, scatenò il panico in tutto il Paese e diede il via alla più vasta caccia all’uomo nella storia degli Stati Uniti, culminata con il suo arresto nell’aprile del 1996. La sua parabola criminale è una delle più oscure e famigerate nella storia dei serial killer americani.
Mentre il mondo seguiva con apprensione le vicende dell’Unabomber americano, in Italia, dal 1994, iniziava a emergere la minaccia di un attentatore altrettanto sfuggente. L’Unabomber italiano, a differenza di Kaczynski, non ha mai rivendicato i suoi atti e non è mai stato identificato, rendendo il suo movente ancora più misterioso, un criminale che si è distinto per un’agghiacciante precisione, colpendo persone comuni – anziani, donne e persino bambini – forse ispirato dal suo omologo americano. Il documentario inizia proprio dal racconto delle sue gesta, arricchito dalle testimonianze del giornalista Gianni Riotta, di David Wright, una delle vittime scampate a Kaczynski, e di David Kaczynski, fratello di Theodore.
L’Unabomber italiano ha terrorizzato il Nord-Est d’Italia tra il 1994 e il 2006, seminando ordigni esplosivi in luoghi pubblici come sagre, spiagge, supermercati, cimiteri e chiese. Il suo primo attacco risale al 21 agosto 1994, durante la sagra degli Osei a Sacile, in provincia di Pordenone, quando un tubo bomba ferì lievemente una madre e le sue due figlie. Da quel momento, il terrore si diffuse rapidamente, con attacchi successivi davanti a un centro commerciale di Pordenone, vicino a una chiesa ad Aviano, e ad Azzano Decimo durante una sfilata di Carnevale.
La minaccia dell’Unabomber divenne una certezza nel 1996, quando a Lignano Sabbiadoro, un bagnante, aprendo un ombrellone, attivò accidentalmente un ordigno che gli recise l’arteria femorale, lasciandolo in coma per settimane. Nonostante una pausa di quattro anni, l’attentatore tornò a colpire nel 2000, sempre a Lignano, dove un ex carabiniere in pensione subì gravi ferite raccogliendo un tubo metallico lasciato sul bagnasciuga. Gli ordigni divennero nel tempo sempre più sofisticati e miniaturizzati, nascosti in luoghi come confezioni di uova e barattoli di salsa nei supermercati. L’attacco più atroce avvenne il 25 aprile 2003, quando una bambina, Francesca Girardi, perse un occhio e subì gravi danni al braccio e alla mano. Sul fronte delle indagini, le autorità italiane crearono un’unità speciale per catturare Unabomber, guidata da Diego Parente. L’inchiesta, diretta dal Pubblico Ministero Luca Maria Marini, portò all’individuazione di un sospettato principale, l’ingegnere Elvo Zornitta, esperto di esplosivi. Ma il caso subì una svolta clamorosa quando si scoprì che una delle prove chiave, un lamierino trovato in un ordigno, era stata manomessa. L’ingegnere Ezio Zernar, responsabile del laboratorio investigazioni criminali della Procura di Venezia, fu condannato per aver alterato questa prova, e il procedimento contro Zornitta fu archiviato. Con la chiusura dell’indagine, il mistero dell’Unabomber italiano rimane irrisolto, con il suo volto nascosto dietro una scia di sangue e incertezze.
Dove vedere Unabomber in tv e in streaming
Il documentario “Unabomber” va in onda oggi, sabato 31 agosto 2024, a partire dalle 21.40 su Nove. Lo speciale è visibile anche, in live streaming e on demand, sul sito ufficiale della rete; e on demand su Discovery +, per gli abbonati al servizio.
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Fonte : Today