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Moussa Sangare come nome d’arte aveva scelto ‘Moses Sangare’ e proprio questo nome compare nei video di alcune canzoni di Ernia e Izi. Non solo: l’assassino di Sharon Verzeni sognava di andare a X Factor.
Moussa Sangare r Sharon Verzeni
Da quando è stato arrestato, intorno alle 4 di questa mattina, si scava nel passato di Moussa Sangare, assassino reo confesso di Sharon Verzeni. È importante ricostruire la sua vita soprattutto per valutare le possibili cause di un gesto simile, considerando che – come lui stesso ha ammesso – non conosceva la vittima e l’ha uccisa senza alcun motivo. Questo potrebbe implicare che il delitto sia stato commesso anche in virtù di un eventuale disturbo psichico. E infatti il suo avvocato ha già detto che, insieme ai consulenti, valuterà l’eventuale richiesta di una perizia psichiatrica. Così, scavando nel suo passato, si scopre che Sangare sognava di fare il rapper e aveva anche cantato con due che ce l’hanno fatta: Izi ed Ernia.
La passione di Sangare per la musica viene riferita dapprima da alcuni residenti di Suiso, il paese in provincia di Bergamo dove viveva con la madre e la sorella, poi dagli stessi inquirenti, che segnalano anche i suoi duetti con cantanti famosi. “Anni fa ha collaborato alla canzone ‘Scusa’ di Izi”, pseudonimo del rapper italiano Diego Germini. Il video della canzone, in cui appare anche il trentenne, è ancora visibile su YouTube, dove negli anni ha totalizzato oltre 14 milioni di visualizzazioni.
Sempre tramite Izi, ha poi collaborato anche con Ernia, al secolo Matteo Professione, al brano ‘Fenomeno’. Il suo nome d’arte ‘Moses Sangare’ compare infatti nel video della canzone in cui i due rapper più noti duettano. Sul suo profilo Facebook, poi, è possibile trovare altri video in cui canta brani probabilmente suoi davanti a un microfono. Infatti, secondo chi lo ha conosciuto, quello della musica era una vera e propria passione. E c’è chi dice che volesse partecipare a X Factor, il programma di Sky che scopre talenti.
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Intanto, però, nella casa che aveva occupato da quando era stato allontanato perché aveva tentato di accoltellare la sorella, hanno trovato e sequestrato un cartone-sagoma con sembianze ‘umane’ “utilizzato come tiro al bersaglio” di coltelli. Eppure la stessa sorella, che non vuole rilasciare dichiarazioni sul caso, ha solo detto ai giornalisti: “Solitamente non è una persona violenta ma ha avuto problemi di droghe”. Cosa possa aver portato Sangare in questa drammatica situazione saranno gli esperti a doverlo appurare.
Fonte : Fanpage