Ora l’assassino di Sharon Verzeni: Moussa Sangare ha un’identità. L’uomo fermato per l’omicidio della ragazza ha confessato ai carabinieri di averla uccisa, a un mese di distanza dal delitto che ha scosso Terno d’Isola, paesino di ottomila abitanti a una decina di chilometri da Bergamo. Anche l’omicida era della zona: dalle spiegazioni che ha fornito il movente ancora non è chiaro ma sono cadute altre ipotesi circolate nei giorni scorsi: era lui l’uomo in bicicletta ripreso dai sistemi di video sorveglianza mentre si allontanava in fretta da via Castegnate, la scena del crimine dell’omicidio.
Chi ha ucciso Sharon Verzeni
Si chiama Moussa Sangare, il 31enne fermato nella notte per l’omicidio di Sharon Verzeni. Nato a Milano e di origini nordafricane, a quanto si apprende, viveva a Suisio, un paese della Bergamasca, distante appena cinque chilometri proprio da Terno d’Isola. “Ho avuto un raptus improvviso – la spiegazione riportata dell’uomo -. Non so spiegare perché sia successo, l’ho vista e l’ho uccisa”. Secondo fonti investigative riportate dalle agenzie, da Moussa Sangare è arrivata una “confessione piena”.
L’uomo ha altri precedenti per aggressione, e quindi non legati a questioni di criminalità o spaccio, e sarebbe affetto da qualche “fragilità psichica”. L’arresto è avvenuto nella notte: dopo diversi giorni di indagini, Sangare è stato individuato in un’abitazione nel Bergamasco. “Alle spalle di tutto questo, non dimentichiamolo – dice il sindaco di Terno d’Isola, Gianluca Sala – c’è un delitto, c’è una famiglia che piange una ragazza, c’è un compagno che non ha più una donna al suo fianco, con un progetto di vita. È chiaro – aggiunge – che se l’uomo in bicicletta dovesse davvero essere lui il colpevole, posso dire che per lo meno il sistema di videosorveglianza nonché tutto ciò che abbiamo fatto per agevolare le indagini in qualche modo è servito”.
Per gli inquirenti, l’omicidio della 33enne risulta al momento ”senza apparente motivo”. La donna stava rientrando a casa dopo una passeggiata notturna per Terno d’Isola, quando lungo via Castegnate, la strada principale del paese, è stata colpita a morte da quattro coltellate. Le telecamere di videosorveglianza non hanno ripreso il momento dell’omicidio, ma hanno catturato l’immagine di un uomo in bicicletta che sfrecciava contro mano lungo via Castegnate all’orario del delitto. È da quei frame che i carabinieri del comando provinciale di Bergamo, coordinati dal pm Emanuele Marchisio e dalla procuratrice facente funzione Maria Cristina Rota, sono giunti a Moussa Sangare.
Come è stato trovato e arrestato Moussa Sangare
“All’arresto del soggetto si è arrivati grazie alla collaborazione di due cittadini stranieri, residenti regolarmente sul territorio”, ha spiegato la procuratrice di Bergamo, Maria Cristina Rota, mentre ricostruiva la svolta per le indagini nell’uccisione di Sharon Verzeni con l’arresto e la confessione di Moussa Sangare. “Sono stati recuperati abiti che lui indossava la notte dell’omicidio e coltelli. Uno riteniamo sia quello usato per uccidere Sharon Verzeni. La lunghezza della lama è compatibile con i segni trovati sul corpo”.
Fonte : Today