Respira, il nuovo medical drama di Netflix che si muove (benissimo) tra soap opera e realtà

Dal creatore di Elite, arriva il 30 agosto su Netlfix la serie Respira, un medical drama che vede protagonisti diversi volti ormai noti della serialità ispanica sulla piattaforma di streaming, a iniziare da Mau Rios, già visto proprio in Elite e che qui interpreta lo specializzando Biel De Felipe, per proseguire con Najwa Nimri che è già stata l’implacabile Alicia Sierra de La Casa di Carta. A reggere le sorti dell’ospedale Joaquin Sorolla di Valencia troviamo il direttore sanitario Luis (Alfonso Bassave), nel cast anche Blanca Suarez, nei panni della dottoressa Jessica Donoso, Aitana Sanchez-Gijon che interpreta l’inflessibile e severissima dottoressa Pilar Amaro e Borja Luna che veste i panni dello stimato oncologo (e sindacalista) Nestor Moa.

Respira, la trama

La prima scena di Respira ci proietta già in uno scenario ad alta tensione, in mezzo a un’equipe chirurgica che sta operando un paziente mentre fuori si svolgono le proteste per chiedere più fondi e strumenti per una sanità pubblica al collasso. Quando scocca la mezzanotte e inizia il giorno in cui è stato indetto uno sciopero totale, in sala operatoria i dottori si trovano davanti una scelta tremenda, continuare a o interrompere e rimandare per unirsi alla lotta per sostenere un sistema che di pazienti ha il dovere di salvarne migliaia ogni giorno? Mentre le mani ancora lavorano, lo scontro di principio e di coscienza è durissimo. Poi la regia stacca e ci porta a mesi prima, per raccontarci i drammatici eventi che hanno portato a quella scelta difficile che pende in capo ai chirurghi della prima scena. Conosciamo così i personaggi e scopriamo che il ragazzo che abbiamo intravisto sotto la mascherina in sala è Biel, un giovane specializzando con il sogno di diventare medico. Un sogno condiviso con altri tre ragazzi, come l’appartamento in cui abitano e il luogo in cui ogni giorno si mettono alla prova: l’ospedale Joaquin Sorolla di Valencia. Seguendo Biel conosciamo presto anche i medici più anziani: il brillante oncologo e sindacalista) Nestor Moa, la rigidissima dottoressa Pilar di cui tutti hanno timore, la giovane ma già esperta Jessica, sorella maggiore di uno degli specializzandi, Rodrigo, che soffre il confronto con lei. A capo della struttura ospedaliera troviamo invece Luis che, da direttore sanitario, è più preoccupato dai conti che non quadrano mai che dalla possibilità di aiutare il maggior numero di persone possibili e anche lui, come gli altri, ha una vita in cui non mancano drammi e segreti.

Respira, la nuova serie Netflix tra racconto sentimentale e denuncia

È una serie che appassionerà il pubblico, Respira, il medical drama spagnolo che Netflix ha lanciato, non sbagliando, come un Grey’s Anatomy iberico. Gli elementi che hanno portato al successo le più fortunate serie medical, dai tempi di E.R. in poi, ci sono tutti. Personaggi complessi e realistici, raccontati nelle loro vite assorbite da un lavoro di grande responsabilità e che prosciuga spesso l’esistenza di chi ci si dedic,a e le loro storie private, complesse, intricate, appassionanti, umane, fatte non certo di ideale perfezione ma di sbavature, problemi, inciampi, segreti e drammi. In Respira però, colpisce molto anche la continua denuncia sui problemi della sanità pubblica, in Spagna, come in molti altri sistemi europei. Già dalla prima scena il tema centrale, la domanda che dilania i medici dell’ospedale Sorolla di Valencia è, se lottare per salvare quel che resta di un sacrosanto diritto alla salute o aggrapparsi al giuramento d’Ippocrate applicato solo alle perenni urgenze e alla quotidianità spicciola, evitando di alzare la voce e rimanendo in silenzio davanti alla distruzione di un sistema che non riesce più a garantire i diritti dei più deboli. E questa convinzione e sincerità nel raccontare il disastro in cui sono costretti a muoversi medici, paramedici e pazienti bisognosi di aiuto che non riescono a ricevere nei modi e nei tempi in cui ne avrebbero bisogno, a causa di scelte scriteriate, è la parte sorprendente e che non ci si aspetterebbe di vedere in una serie che, curata nei minimi dettagli e capace di avvincere lo spettatore fin da subito, rientrerebbe in uno schema a cui la grande serialità ha già attinto con successo. Questa scelta di ancorare fortemente il racconto alla realtà è quello che fa apparire Respira una serie drammaticamente attuale ei una narrazione che trova, in uno schema ormai classico, un elemento nuovo e dirompente che non rimane solo come sfondo ma spinge l’azione e diventa decisivo nello sviluppo delle storie raccontate. Per il resto, Respira si avvale di una scrittura accattivante, di storie e personaggi interessanti e di un cast molto ben calibrato e ha tutte le carte in regola per appassionare (oggi e per molto tempo ancora) il pubblico delle serie tv tanto quanto sono riusciti a fare altri vincenti e ormai storici medical drama.

Voto: 7

La spiegazione del finale di Respira

Fonte : Today