Un 19enne ha tentato di strangolare la fidanzata con il cavo di ricarica del telefono

Subiva violenze da un anno che non aveva denunciato, poi un episodio ha fatto scattare qualcosa. Una ragazza romana di 20 anni ha chiesto così aiuto, citofonando proprio ai carabinieri della stazione di Roma Prenestina, per denunciare il fidanzato. La sua decisione ha dato il via al codice rosso, il protocollo antiviolenza sulle donne, e il ragazzo è stato arrestato.

La “sorpresa” dei carabinieri: l’arresto del fidanzato violento

La ragazza ha raccontato tutto ai carabinieri: poco prima di andare in caserma a denunciare c’era stata un’accesa discussione col fidanzato sfociata in violenza: lui aveva tentato di strangolarla col filo del caricabatterie del cellulare e successivamente, dopo essere riuscita ad allontanarsi, le aveva inviato messaggi minatori con esplicite minacce di morte. Lei ha anche riferito di essere stata vittima di analoghe condotte vessatorie e violente da circa un anno, mai denunciate, e, in una circostanza, di essere stata costretta a subire rapporti sessuali.

La vittima è stata soccorsa e trasportata all’ospedale “San Giovanni Addolorata” per essere sottoposta al protocollo antiviolenza ed è stata dimessa con una prognosi di 20 giorni. I carabinieri della Stazione di Roma Prenestina, con la collaborazione dei carabinieri della stazione di Roma Piazza Dante, allo stesso tempo hanno attivato il codice rosso e si sono messi sulle tracce del fidanzato, 19enne romano. All’oscuro della denuncia, il ragazzo aveva fatto sapere alla ragazza che la stava aspettando sotto l’abitazione in zona Serenissima, dove da poco tempo convivevano, non si sa con quali intenzioni.

All’appuntamento però l’uomo si è visto arrivare i Carabinieri che lo hanno arrestato in flagranza, gravemente indiziato dei reati di maltrattamenti in famiglia, tentato omicidio e violenza sessuale e lo hanno condotto presso la casa circondariale di Roma ”Regina Coeli” dove il tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e disposto per lui gli arresti domiciliari e l’applicazione del braccialetto elettronico.

Fonte : Today